La grave tragedia che si è abbattuta sulla nostra comunità con l'alluvione di sabato scorso non lascia indifferente "montenovonostro", che esprime la sua vicinanza a tutti coloro che, imprenditori industriali, artigiani, commercianti e agricoltori e loro familiari, sopportano il peso di questo disastro e per il quale chiede che le istituzioni si adoperino sollecitamente per alleviare concretamente i danni patiti, prima ancora di andare alla ricerca delle
responsabilità. E' questo il momento della solidarietà e non delle polemiche. Raccogliamo così il grido di dolore di una nostra lettrice, che ha voluto scrivere a "montenovonostro" tutta la sua sofferenza in questo terribile momento: impressionata e spaventata dalla disastrosa alluvione del Misa, ci racconta una storia tremenda: “Il fiume e' entrato nella mia casa con la forza di un padrone che sbatte fuori l'inquilino non gradito. E' entrato lui e ha cacciato noi, la mia famiglia e me. Improvvisamente, come un gigante svegliatosi da un sonno tranquillo che dormiva da anni. Nervoso, come fosse stato disturbato da qualcuno si e' levato altissimo, nell'arco di pochissimo tempo e' sceso furibondo dal suo letto, invadendo, impetuoso ogni strada, entrando nelle case, nei negozi senza rispetto, snodandosi come un serpente per le strade della città. Per i vicoli, per le strade, nei giardini e case, nei ristoranti e bar ... Incredibile ..,ovunque! La gente in un primo momento curiosa, in breve ha realizzato che non scherzava.. Siamo, allora, tutti fuggiti, con lui che sembrava inseguirci. Il gigante furioso, ha pernottato in citta', sdraiandosi nei nostri letti, aprendo tutti gli armadi, rovistando nei cassetti tra la biancheria, passandosi tutti i libri più belli, provando abiti, biancheria e scarpe ... Dove e' passato (tutto) ha poi lasciato un segno distruttivo: una sporca e putrida bava. Come per un misterioso programma ha diviso in due la città .. salvando di essa una parte e annientandone un'altra. Mi hanno detto che la natura ha un suo spirito e che questo ubbidisce a spirito elementare di grado superiore che ha cura di lei secondo un preciso progetto ... Magari e, comunque, ci potrebbero aver dato una pesante lezione di umiltà e per ricordarci, forse, che e' inutile costruire su fondamenta non idonee la propria vita se, poi, e' vero che si riprendono tutto come e quando vogliono... Infatti, rientrati a casa, ci siamo accorti che tutto era andato perduto: auto nuove, mobili, elettrodomestici, utensili, letti, sedie, armadi, abiti, biancheria e .. ricordi. Tutto fuori ... Il gigante, dopo la sfuriata, si e' ritirato appagato nel suo letto, lasciandoci tutti davanti ad un altro scenario. E' venuto per chiudere un capitolo della nostra vita cancellandone importanti tracce... Ora, 'alleggeriti' di molti bagagli, e di molto denaro, ci chiediamo, ancora stupiti, come possa essere successo questo furioso passaggio senza avvertimenti alla popolazione. Il fiume si era gia' ingrossato il giorno prima... Non si potevano aprire gli argini sulle vasche di espansione di Brugnetto, sinché era possibile farlo? La mattina del disastro, il fiume era ad un metro e mezzo dal limite massimo. Si presume che dal giorno prima la situazione del fiume dovesse essere gia' nota a chi di competenza... Perché, allora, lasciare aperte le Scuole, site per la maggioranza nelle vicinanze del fiume... Con un rischio così elevato sembrerebbe, anche questa, essere una leggerezza incomprensibile.... Ciao. Una lettrice".
da montenovonostro |