Nonostante sia marchigiana come noi e pertanto un po’ più simpatica, seppure per solo spirito campanilistico, “montenovonostro” purtroppo non riesce ancora a riconoscere nella Presidente della Camera dei Deputati, onorevole Laura Boldrini, le doti necessarie al suo alto compito, come alcune sue infelici esternazioni hanno dimostrato: ciononostante ne rispetta doverosamente le funzioni. E sente di dover pubblicamente riconoscerLe di avere perfettamente ragione adesso che dice: “Un politico corrotto va condannato due volte, per l'illecito commesso e per aver tradito la fiducia dei cittadini”. Ha ragione. Chi fa politica lo fa sulla base di un mandato fiduciario: si è candidato e ha chiesto ai cittadini di votarlo. Se è stato eletto, evidentemente ha convinto almeno molti della sua parte politica di essere persona onesta, corretta e capace. Nel momento in cui inizia ad esercitare le sue funzioni pubbliche deve perdere, almeno un po’, la sua connotazione di parte per essere al di sopra delle parti. Se poi, oltre a diventare Parlamentare, diventa anche “rappresentante” delle istituzioni (così come lo è diventata l’onorevole Boldrini, eletta Presidente della Camera dei Deputati), allora deve perdere anche ogni residua apparenza di parte, per essere solo e soltanto rappresentante di tutti. Presidente della Repubblica, Presidenti dei due rami del Parlamento, Presidente del Consiglio dei Ministri, gli stessi Ministri hanno un dovere in più: non solo quello di essere onesti, corretti e capaci, ma anche di essere imparziali. Questo perché le loro funzioni si fondano su un rapporto fiduciario che non solo “deve essere”, ma anche “deve apparire”, equanime con tutti, nel rispetto del mandato ottenuto. Che razza di rispetto dimostra il politico disonesto che ha fraudolentemente carpito la fiducia degli elettori per poi tradirla miseramente e sfacciatamente? Ha ragione la Boldrini: “Un politico corrotto va condannato due volte, per l'illecito commesso e per aver tradito la fiducia dei cittadini”. E’ una dichiarazione che “montenovonostro” approva totalmente e senza riserve. E adesso aspetta che la Boldrini traduca queste parole in fatti concreti e proponga (e ottenga) il raddoppio delle pene per i politici corrotti. Aggiungiamo di più: Le chiediamo di proporre (e ottenere) la triplicazione delle pene per i magistrati corrotti e per i rappresentanti delle forze dell’ordine corrotti: chi deve perseguire i reati non è un cittadino qualunque e non è nemmeno un rappresentante dei cittadini qualunque, perché è molto di più e ha una funzione delicatissima che non tollera di commettere reati. Se lo fa, va punito con il triplo della pena. Dimostri la Boldrini di essere capace di tradurre le parole in fatti e saremo ben lieti di riconoscerLe le doti necessarie al suo alto compito.

da montenovonostro