A leggere le risultanze di alcuni studi socio-economici resi noti oggi c’è da tremare. Negli ultimi anni abbiamo subito una disfatta, una autentica Caporetto che ha messo in ginocchio l’Italia e Montenovo. Una classe politica parolaia e inconcludente, dedita al saccheggio sfrontato dei beni pubblici senza alcun ritegno non ha fatto caso a quel che stava accadendo attorno e ci ha lasciato in braghe di tela. Vent’anni fa con due stipendi in famiglia si stava davvero bene: uno serviva per mantenersi dignitosamente e il secondo per fare investimenti pluriennali, come la casa. Oggi con due stipendi si fa fatica ad arrivare a fine mese. Che cosa è successo in
questi venti anni di cosiddetta “seconda Repubblica”? Tanto. O poco, a secondo dei punti di vista, a seconda di chi vede le cose con ottimismo o con pessimismo. Ma per rimanere imparziali non c’è che da affidarsi alle statistiche, per quanto a volte anche esse siano credibili entro certi limiti. Secondo il Centro Studi di Confindustria, l’associazione dei cosiddetti “padroni”, da prima della crisi che non mordeva ancora nel 2007 e oggi, la situazione sarebbe questa: tre milioni di persone povere in più (+93,9%), 3,7 milioni in più cui manca lavoro (+122,3%). -9% Pil, -23,6% produzione industriale, -43,15% costruzioni, -8% consumi famiglie, -27,5% investimenti, -7,8% di occupazione e quasi 2 milioni (1,968) di unità di lavoro perse. A preoccupare di più la carenza di lavoro. Le ricerche del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel) negli ultimi due anni registrano una occupazione in calo, giovani disoccupati e sempre più scoraggiati anche dalla formazione, il tutto in un contesto in cui calano gli omicidi (femminicidi a parte) ma aumentano le rapine e il livello di insicurezza dei cittadini. Secondo l’Istituto di Statistica, infine, le nascite in Italia sono in calo nel 2013 per il quinto anno consecutivo. Circa l'80% dei nuovi nati proviene da donne italiane, ben il 20% da donne straniere. Il numero medio di figli per donna scende da 1,42 nel 2012 a 1,39 nel 2013:morde troppo la crisi per mettere al mondo altri figli. Aumentano, invece, le emigrazioni, circa 126 mila (2,1 per mille), contro i 106 mila dell'anno precedente (1,8 per mille). Il saldo migratorio con l'estero è di 182 mila unità, per un tasso del 3 per mille (4,1 nel 2012). Nel periodo 2008-2013, tra coloro che abbandonano il Paese per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri (da 22 a 44 mila), che il numero di italiani (da 40 a 82 mila). Tornano ad emigrare anche gli italiani! E’ davvero una “Caporetto” e ciò dimostra che il modello di sviluppo liberal-liberista cui si sono orientati sia i partiti di destra liberali che di sinistra socialista sta facendo regredire il paese alle medesime condizioni della fine dell’Ottocento. Ecco perché “montenovonostro” fa bene a non essere né di destra né di sinistra e non seguire teorie economiche né liberali né socialiste. Oggi crescono i nuovi ricchi, sempre più ricchi, e i nuovi poveri, sempre più poveri, mentre la colonna un tempo portante dell’economia nazionale, quel “terzo stato” di piccoli imprenditori, liberi professionisti, artigiani, commercianti e agricoltori che hanno fatto la ricchezza del paese nei decenni passati, è giunta allo stremo. A questo stadio ci ha condotto la cosiddetta “seconda Repubblica”. E’ il momento di cambiare strada, prima che sia troppo tardi. Ma a chi dirlo? Inutile dirlo alla classe politica troppo affaccendata a saccheggiare le risorse pubbliche, né ne ha la possibilità “montenovonostro” di farlo. Allora incominciamo dal basso e diciamolo agli amministratori comunali: è ora che facciate qualcosa di utile al paese. Se ce la fate.
da montenovonostro |