Ostra Vetere: “Varda ‘m pò que è che ho cumpràdo io, ohh!” |
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Mercoledì 30 Luglio 2014 23:37 |
A leggere il tronfio comunicato del Comune che propaganda leopardianamente (o forse leopardescamente) le “magnifiche sorti e progressive” dei servizi tecnici comunali dopo l’acquisto del nuovo camion “multifunzionale” (e perché chiamarlo “camion” alla francese, se è pur sempre un autocarro italiano?), viene in mente il simpatico quadretto del cresimino degli anni Cinquanta che metteva orgogliosamente in mostra il nuovo orologio da polso del regalo appena ottenuto e del quale andava fiero come di un gioiello: gratificante “status simbol” in
tempi che, allora, erano di vacche magre, mentre di orologi, in giro, c’era solo quello della torre civica. “Varda ‘m pò que è che ho cumpràdo io, ohh!”, diceva in dialetto soddisfatto e gonfio il cresimino. Ma vantandosene dimenticava, il frugoletto, che non lui l’aveva comperato, ma il “sàntolo”, il padrino della Cresima. Ma tanto ormai era suo, e perciò ne andava fiero, annunciandolo gongolante ai compagni di scuola. Più o meno come fanno ora gli amministratori comunali di Ostra Vetere, che vantano lo strabiliante “acquisto” di un modesto autocarro, come se fosse un portento di chissà quale innovazione della tecnica, sostitutivo di un “misero” precedente, bollato come “antidiluviano” e vantandosene gongolanti anch’essi con i loro compagni. Dimenticano, o ci fanno, che l’avranno sì acquistato loro, ma viene pagato con i soldi del “sàntolo” della festa, che saremmo noi contribuenti tartassati, a nessuno dei quali viene proprio in mente di annunciare gongolando: “Varda ‘m pò que è che ho cumpràdo io, ohh!”.
da montenovonostro |