Ostra Vetere: Chi ha rubato la marmellata, eh? Chi? Trallallero, trallallà! |
|
|
|
Giovedì 31 Luglio 2014 23:04 |
Non potendo parlare sempre di strisce pedonali sbiadite e pericolose, altrimenti i nostri cari amministratori comunali si annoiano, cambiamo discorso per tornare all’argomento da loro più gradito: le leccornie. Quarant’anni fa Lino Toffolo otteneva un grandioso successo cantando una spiritosa canzone dell’album “Johnny Bassotto” come sigla della “Lotteria Italia” e intitolata: “Chi ha rubato la marmellata”. Fu un successo strepitoso. “Chi ha rubato la marmellata, eh? Chi?” - cantavano i bambini del coro – “ma il bassotto poliziotto scoprirà la verità e chi ha detto la bugia”. Ma nonostante i bimbi golosi negassero, nascondendo però la mano dietro la schiena con il dito impiastricciato di confettura, il bassotto poliziotto scopriva davvero la verità! Bei tempi, fantastici quegli anni! Si vincevano milioni con la Lotteria Italia. E anche ricchi premi in regalo, con la Santa Rosa che aveva arrangiato la canzone per fare pubblicità alla sua confettura. Oggi, invece, nella “Lotteria Montenovo” ridotta tanto misera, c’è poco da vincere. Né ci sono “santi rosa” nel paradiso
montenovese, al massimo santi arancione, come il colore della Lista Civica di altrettanto strepitoso successo quanto Toffolo. Sarà forse perché preferiscono la confettura di albicocche e pesche arancioni, invece che di ciliegie rosse? Ehh!, non ci sono più i tempi di una volta, quando si mangiava pane e marmellata (poca, perché bisognava risparmiare per la miseria dalle tasche vuote, mica tanta come oggi che ci consente di pagarla di tasca propria). Allora, tuttavia, mangiando marmellata di ciliegie rosse ci si poteva leccare ugualmente i baffi, tale e quale “baffone” che “aveva da venì”, ma non veniva mai. Per fortuna. Sennò altro che marmellata e confetture, rosse o arancioni che fossero. Cambiano i tempi, i colori e i gusti, ma serve anche oggi un bassotto poliziotto per scoprire il pasticcione che ha ancora le dita impiastricciate di confettura e pasticcini: chi è? Chi? La divertita domanda la giriamo al sindaco e alla maggioranza consiliare civica, rigorosamente arancione, poichè tutti insieme hanno firmato il provocatorio comunicato stampa del 23 luglio (potevano risparmiarselo!) con cui, anzichè darci puntuali risposte sulle strisce pedonali che li annoiano, ci hanno fatto domande sui pasticcini a merenda che gradiscono di più. “Ma di cosa si va parlando? – domandavano i burberi inquisitori casalinghi, nemmeno inquisiti – La documentazione per le spese (esigue) di rappresentanza è a disposizione dei cittadini! Tutti possono vedere che si è speso il minimo necessario e che gli amministratori hanno sempre pagato di tasca propria!”, scrivevano risoluti in quel comunicato un po’ nervoso, che sottolineava tra parentesi quanto erano “esigue” quelle spese di “rappresentanza” per dolciumi e merende. Ma sicuro! Se lo dite voi, noi ci crediamo. Eccome, no! Infatti conosciamo bene l’accezione lessicale di “magnate”, che individua chi paga di tasca propria finanziando cose pubbliche. Non abbiamo motivo per pensare che “magnate” possa leggersi anche in un’altra accezione, in un altro senso, un po’ più dialettale, come qualche spiritoso già maliziosamente insinua, mentre i numeri, voi ci assicurate, individuano tutt’altra cosa. Bene, bene. Ci avete convinto: diteci allora come si fa a leggere la documentazione di quei numeri così “esigui” e trovare il pasticcione con le dita ancora impiastricciate dai pasticcini delle merende. Sù, diteci chi è stato? Eh? Chi? Fateci vincere questa “Lotteria Montenovo”, sebbene l’affermate “esigua”, mentre è proprio “misera”, in tutti i sensi. O dobbiamo interpellare il bassotto poliziotto per scoprir la verità? Trallallero, trallallà!
da montenovonostro |