Non sappiamo per quale autolesionistico motivo il sindaco Memè si faccia scrivere i comunicati stampa contro “montenovonostro” dal solito provocatorio “pennivendolo” impenitente, mai sazio di seminare discordia in paese. Non sappiamo nemmeno perché il sindaco Memè non si accorga che simili provocazioni gli si ritorceranno poi contro, a detrimento della sua immagine. Sappiamo invece bene perché il solerte “scribacchino” aprofessionale non si stanchi di provocare: spera che le ben prevedibili reazioni lo mettano presto in condizioni di soppiantare Memè. Non si spiega altrimenti perché si azzardi a definire provocatoriamente chi scrive per “montenovonostro” un “articolista”. Sbaglia. Chi scrive per montenovonostro non scrive solo con gli articoli, ma anche con nomi, verbi e aggettivi, come avrà modo di accorgersi presto, visto che ancora non ci è arrivato. Eppure avevamo già scritto al sindaco Memè, dopo l’improvvido comunicato del 17 gennaio che, arrivati alla settima replica, smettevamo temporaneamente, pronti a riprendere per dargli il resto, se non gli fosse ancora bastato. E così faremo, dopo il nuovo improvvido comunicato del 23 luglio: appena sei mesi di tregua durante la quale non è mai mancata la nostra disinteressata collaborazione, nell’interesse del paese. E continueremo a collaborare come si deve, sempre nell’interesse del paese, fin quando non ridurremo alla ragione il provocatore “pennivendolo”. Nell’interesse del paese e tuo, Memè, fallo smettere. Montenovo non merita uno così. E nemmeno tu.

da montenovonostro