Ostra Vetere: Ricordare i marò almeno a Ferragosto |
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Venerdì 15 Agosto 2014 22:42 |
Ricordare i due “marò” italiani prigionieri in India almeno a Ferragosto. E’ quello che ci chiede una lettrice, che ci ha scritto: “Occorre che Montenovonostro dica la sua sul caso dei due Maro' Italiani bloccati in India in attesa di giudizio. Io credo che se l'Italia - in particolare la Marina Italiana - in tale spiacevole frangente, si assumesse la responsabilita' dell'EQUIVOCO ed offra un risarcimento alle famiglie delle vittime per aver provocato - seppur in perfetta buona fede (i pescatori uccisi furono scambiati per pirati mi pare) tale situazione, la cosa si possa concludere con soddisfazione da ambo le parti.... Renzi si fida delle rassicurazioni
telefoniche degli indiani, ma sai, fare l'indiano e' un sistema che funziona..... Ma occorre fare qualcosa di concreto. Il tempo passa e i due ragazzi rischiano la pena di morte. Ed i governanti ne trarranno profitto. Dai, Montenovonostro, fai tu qualcosa di concreto, una lettera, una iniziativa: i due maro' sono ns figli. Avranno sbagliato? No, sino a dimostrazione del contrario. Eppoi erano in Acque Internazionali... Ma cosa si aspetta? Che pronunzino la sentenza?". Una lettera così, dobbiamo confessarlo, crea non pochi scrupoli a "montenovonostro" (non Montenovonostro come scrive la lettrice, poichè siamo piccoli e modesti e ci firmiamo con la sola minuscola), ben comprendendo che l'argomento è troppo grande per noi, che abbiamo una dimensione paesana e appena ci arrischiamo a guardare alla Provincia, talvolta alla Regione e solo casualmente ai temi nazionali. La problematica internazionale è davvero troppo grande per "montenovonostro", che tuttavia non si tira indietro e ragiona sul fatto. I marò sono soldati italiani che hanno esguito ordini precisi e sono dovuti partire per adare all'estero a difendere gli interessi nazionali anche con le armi in pugno, con l'ordine di usarle. Questo era il loro dovere, che qualcuno ha loro impartito. Non risulta chiaro a "montenovonostro" se davvero l'abbiamo eseguito sparando, poichè una versione diversa della vicenda attribuirebbe il fatto tragico ad un altro contingente militare internazionale navigante molto più a nord della posizione in cui navigava la nostra nave. E i segni dei colpi sul peschereccio colpito dimostrerebbero l'impossibilità della provenienza da una posizione molto più alta del peschereccio, quale sarebbe stata la tolda del portacontainer sul quale erano imbarcati i marò. Tutti elementi che dovranno essere valutati da una commissione internazionale giudicante, essendo il fatto accaduto in acque internazionali. Ma a parte questa lunga premessa, "montenovonostro" si stupisce per l'assoluto silenzio della stampa e delle forze politiche su una domanda che invece va posta con forza. Ammesso che davvero i marò abbiano sparato in una azione di guerra loro imposta, quando mai si è visto un militare accusato e processato per omicidio? Chi mai mette sotto processo i singoli militari per le tante morti sui troppi fronti di guerra ancora attivi nel mondo? Portano forse responsabilità i meri esecutori di ordini imperativi, la cui elusione comporterebbe accuse di tradimento, violata consegna o diserzione? I crimini di guerra vengono contestati a coloro che ne sono responsabili, cioè a coloro che la guerra l'hanno dichiarata e provocata, non a chi è stato costretto dalle leggi a farla. Perchè, quindi, non si chiama in giudizio chi ha ordinato una azione di guerra? E cioè i governanti e i comandanti militari? E si lascia invece processare i soli esecutori, che forse addirittura non c'entrano niente con la tragica vicenda dell'Oceano Indiano? A queste domande "montenovonostro" desidererebbe risposta dai tanti Presidenti del Consiglio, dai tanti Ministri della Difesa, dai tanti Generali Comandanti di Stato Maggiore che si sono succeduti in questi anni, mentre due giovani militari italiani sono spontaneamente tornati in India dopo il temporaneo rientro natalizio, per mantenere fede a una parola d'onore che è termine d'uso fra i militari, molto, ma molto meno, anzi per niente, tra i politici? Tuttavia una cosa intanto "montenovonostro" può fare: ricordare i marò almeno a Ferragosto, invitando anche i compaesani a fare altrettanto. E' il minimo che possiamo fare tutti.
da montenovonostro |