Ostra Vetere: Con il Prodotto Interno Losco raschiamo il fondo del barile? |
|
|
|
Venerdì 22 Agosto 2014 16:48 |
“Raschiare il fondo del barile” è un modo di dire, sinonimo di un giudizio di merito totalmente negativo, se non riprovevole. Potremmo usare termini ancora più crudi per bollare la notizia di questi ultimi giorni, secondo la quale l'Eurostat della UE avrebbe deciso di annoverare attività criminali, come la prostituzione, il traffico di stupefacenti e il contrabbando, tra le attività che contribuiscono al calcolo del PIL, Il Prodotto
Interno Lordo degli Stati, che misura il valore totale dei beni e servizi prodotti in un Paese da parte di operatori economici residenti e non residenti nel corso di un anno, e destinati al consumo dell'acquirente finale, agli investimenti privati e pubblici, alle esportazioni nette. Il PIL è una misura basilare usata in macroeconomia per calcolare il reddito nazionale lordo, a partire dal quale è definibile il reddito pro-capite, pari al rapporto tra il PIL e il numero dei cittadini. In sostanza, uno strumento su cui fondare ogni politica economica anche per fronteggiare la crisi che attanaglia l’Occidente. Ora l’introduzione dei nuovi parametri, riprovevoli sul piano morale, civile e sociale, servirebbe per innalzare, gonfiandolo artificialmente e immoralmente, l’immagine di ricchezza apparente: belletto vanesio e velenoso. Subito si sono scatenati i giudizi severi degli osservatori, fino ai giornali che hanno parafrasato il significato del nuovo PIL in Prodotto Interno Losco. L’Istat, Istituto nazionale di Statistica e le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef lo hanno detto a chiare lettere: "Non saranno queste le innovazioni che faranno crescere il PIL" e ancora "Una trovata di cattivo gusto che eleva le attività illegali, in mano il più delle volte alle mafie, al rango di produttrici di ricchezza nazionale. Oltre che dal punto di vista statistico, l'errore appare intollerabile soprattutto dal punto di vista etico”. Sarebbe interessante, poi, sapere perchè simili "pensatori" non abbiano voluto includere nei nuovi parametri reddituali anche le mazzette e le ruberie dei politici come "reddito stimabile". Ma sarebbe ancora più interessante sapere come si calcolerebbe l’effettivo giro di affari di tali attività. Forse con “stime” approssimative che servirebbero truffaldinamente a far luccicare “l’oro delle gagge”. In ogni caso, sfruttamento e commercio illegale rimangono sempre attività intollerabili e da condannare, indipendentemente dal loro volume di affari. “montenovonostro” si aggiunge a quanti hanno rivolto un appello ai parlamentari europei e al Governo italiano affinché intervengano con determinazione per contrastare ed eliminare questa pessima decisione.
da montenovonostro |