Abbiamo più volte affrontato il tema dei danni conseguenti all'alluvione che il 3 maggio scorso ha allagato la zona artigianale e industriale di Pongelli. Abbiamo anche chiesto conto delle iniziative intraprese dal Comune, senza purtroppo ottenere risposte, come sempre. Pensavano, comunque, che l'allarme suscitato dalla vicenda avesse provocato qualche iniziativa istituzionale per scongiurare la ripetizione dell'evento doloroso. Non è così. Non sappiamo perché le istituzioni non si muovano per rimuovere ogni possibile rischio di esondazione del Misa. La manutenzione dell'asta fluviale non sarà di competenza del Comune, ma certo il Comune può e deve sollecitare gli organi preposti alla sollecita pulizia del fiume. Perchè allora, a distanza di tre mesi dall'evento, ancora in mezzo al fiume rimane l'albero sradicato e ormai secco di traverso e su cui si sono aggrovigliati altri residui arborei a costituire una parata, come documenta la foto che alleghiamo. E' stata scattata oggi dal ponte della Cona verso il molino di Vaccarile lungo la strada che dall'Ammasso di Pongelli conduce verso Jesi, poco a monte di Pongelli. Che cosa si aspetta a rimuovere quel pericoloso reperto trascinato dalla furia delle acque? Non bastano ancora tre mesi per provvedere? Quanto altro tempo dovremo vederlo ancora in quella posizione, con tutti i rischi conseguenti? Abili gli amministratori a promettere mirabilie, puntalmente smentiti da una totale assenza di iniziative. Rimane solo “montenovonostro” a fare da vigile scolta al territorio. Viene proprio da domandarsi che cosa li paghiamo a fare questi amministratori disattenti e pigri.

da montenovonostro