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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Prega di tornare sull’argomento dei marò
Ostra Vetere: Prega di tornare sull’argomento dei marò PDF Stampa E-mail
Martedì 09 Settembre 2014 18:02

Ostra Vetere Prega di tornare sull’argomento dei maròScrive a “montenovonostro” una delle nostre lettrici, che già ci aveva segnalato la incredibile vicenda di inconsistenza politica e istituzionale legata alla drammatica vicenda dei due “marò” prigionieri in India: “Prego ,montenovonostro, di tornare sull'argomento dei Maro' , suggerendo il loro celere rientro dietro pagamento di una cauzione da parte del Governo Italiano a cui dovrebbero andare la responsabilita' di chiarire l'equivoco visto che i due Maro'  appartenevano alla Marina Italiana e precisamente al Reggimento SAN MARCO... Una lettrice". Che allega anche alcune brevi note: "ULTIME NOTIZIE DA INTERNET: È stata presentata alla Corte suprema indiana una richiesta per il rientro in Italia di Massimiliano Latorre, il marò fermato in India insieme a Salvatore Girone per l’uccisione di due pescatori indiani nel febbraio 2012. La richiesta è stata avanzata venerdì dai legali del militare italiano, si apprende in ambienti del ministro della Difesa, «per consentire un suo più rapido e completo ristabilimento» dopo l’ischemia che lo ha colpito il 1° settembre". I FATTI  RILEVATI DA INTERNET PER USO DI MONTENOVONOSTRO:  E’ il 15 febbraio 2012 e la petroliera italiana Enrica Lexie viaggia al largo della costa del Kerala, India sud occidentale, in rotta verso l’Egitto. A bordo ci sono 34 persone, tra cui sei marò del Reggimento San Marco col compito di proteggere l’imbarcazione dagli assalti dei pirati, un rischio concreto lungo la rotta che passa per le acque della Somalia. Poco lontano, il peschereccio indiano St. Antony trasporta 11 persone. Intorno alle 16:30 locali si verifica l’incidente: l’Enrica Lexie è convinta di essere sotto un attacco pirata, i marò sparano contro la St. Antony ed uccidono Ajesh Pinky (25 anni) e Selestian Valentine (45 anni), due membri dell’equipaggio. La St. Antony riporta l’incidente alla guardia costiera del distretto di Kollam che subito contatta via radio l’Enrica Lexie, chiedendo se fosse stata coinvolta in un attacco pirata. Dall’Enrica Lexie confermano e viene chiesto loro di attraccare al porto di Kochi. La Marina Italiana ordina ad Umberto Vitelli, capitano della Enrica Lexie, di non dirigersi verso il porto e di non far scendere a terra i militari italiani. Il capitano – che è un civile e risponde agli ordini dell’armatore, non dell’Esercito – asseconda invece le richieste delle autorità indiane. La notte del 15 febbraio, sui corpi delle due vittime viene effettuata l’autopsia. Il 17 mattina vengono entrambi sepolti. Il 19 febbraio Massimiliano Latorre e Salvatore Girone vengono arrestati con l’accusa di omicidio. La Corte di Kollam dispone che i due militari siano tenuti in custodia presso una guesthouse della CISF (Central Industrial Security Force, il corpo di polizia indiano dedito alla protezione di infrastrutture industriali e potenziali obiettivi terroristici) invece che in un normale centro di detenzione". Ora "montenovonostro" non può che confermare quanto aveva già scritto nel precedente comunicato (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/23039-ostra-vetere-ricordare-i-maro-almeno-a-ferragosto) del 15 agosto scorso: "Ammesso che davvero i marò abbiano sparato in una azione di guerra loro imposta, quando mai si è visto un militare accusato e processato per omicidio? Chi mai mette sotto processo i singoli militari per le tante morti sui troppi fronti di guerra ancora attivi nel mondo? Portano forse responsabilità i meri esecutori di ordini imperativi, la cui elusione comporterebbe accuse di tradimento, violata consegna o diserzione? I crimini di guerra vengono contestati a coloro che ne sono responsabili, cioè a coloro che la guerra l'hanno dichiarata e provocata, non a chi è stato costretto dalle leggi a farla. Perchè, quindi, non si chiama in giudizio chi ha ordinato una azione di guerra? E cioè i governanti e i comandanti militari? E si lascia invece processare i soli esecutori, che forse addirittura non c'entrano niente con la tragica vicenda dell'Oceano Indiano? A queste domande "montenovonostro" desidererebbe risposta dai tanti Presidenti del Consiglio, dai tanti Ministri della Difesa, dai tanti Generali Comandanti di Stato Maggiore che si sono succeduti in questi anni, mentre due giovani militari italiani sono spontaneamente tornati in India dopo il temporaneo rientro natalizio, per mantenere fede a una parola d'onore che è termine d'uso fra i militari, molto, ma molto meno, anzi per niente, tra i politici?".

 

da montenovonostro

 

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