Provincia: Tra inciuci e ammucchiate impazza la festa sulle spoglie delle Province redivive |
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Giovedì 02 Ottobre 2014 17:25 |
Come volevasi dimostrare. Dicevano che le avrebbero abolite per dare un taglio ai costi della politica e invece le Province redivive generano nuove sorde lotte di potere tra partiti, tra inciuci e ammucchiate, per garantite ai soliti noti una poltrona al sole. L’indecoroso spettacolo è sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, poiché il popolo è stato bellamente escluso: tagliato fuori da ogni voce in capitolo. Una volta i partiti coinvolgevano gli elettori con una propaganda elettorale accesa e chiassona. Adesso gli elettori non sentono altri clamori. Al massimo gli addetti ai lavori altercano nelle segrete stanze dove si consumano i destini di enti ritenuti talmente superflui che dicevano di
voler abolire definitivamente. E invece eccoli lì, i pateracchi della declinante seconda Repubblica: tutti a correre, i politici, per non farsi tagliare fuori, magari con accordi trasversali e inconfessabili. E così si generano alleanze che avrebbero ripugnato alla “base” come si diceva un tempo intendendo lo “zoccolo duro” degli iscritti ai partiti, zoccolo ormai dissolto anche nell’ultimo partito rimasto tale nonostante il declino irrefrenabile delle vecchie forme di partito. A Taranto il candidato di Forza Italia è diventato presidente della Provincia con i voti del PD che però aveva un altro candidato. A Ferrara nel listone trasversale c’è finito anche il sindaco 5 Stelle di Comacchio nonostante il veto di Grillo. Listoni destra-sinistra per garantire tutti, dall’«ombrello» di Torino all’«accorduni» di Vibo, passando per il «Patto dei cappellacci» di Ferrara nel quale sono entrati anche i grillini. Vengono i brividi a pensare che con lo stesso sistema dovrebbe essere eletto un giorno anche il nuovo Senato, che dicevano di voler abolire e invece anch’esso rivivrà. Popolo tacendo.
da montenovonostro |