Abbiamo ricevuto anche noi una lettera anonima, senza alcuna firma, che non avremmo mai voluto diffondere. Non tanto perché non è firmata. Firma o non firma a noi interessa poco, poiché per noi conta di più il contenuto. E’ invece proprio per il contenuto che non avremmo voluto divulgarla e per una serie di motivi. Ma poiché è già stata pubblicata anche da altri giornali, tantovale replicarla. Anche se ci si accappona la pelle, leggendola. E’ intitolata “Tanto la verità prima o poi viene sempre a galla” e dice: “Per il fatto che non scopriamo la nostra identità, da alcuni saremo considerati dei vigliacchi, vogliamo però assicurare che vigliacchi non lo siamo nel modo più assoluto, ma vista l’aria che tira in paese, conigli forse lo siamo un po’. Ebbene sì, abbiamo paura e per dire ciò che vediamo chiediamo ospitalità a Montenovo Nostro. Vogliamo essere molto chiari e coerenti. Non difendiamo le pagine soppresse di Santippe e Diogene in quanto tali, anzi da queste prendiamo proprio le distanze. Di esse non ci piaceva il contenuto e men che meno la forma. Ammiccamenti e versetti non fanno per noi che vogliamo essere attenti e scrupolosi osservatori. La gente di buon senso di Ostra Vetere, che è la stragrande maggioranza e che non sopporta le menzogne, non è più disposta a fare buon viso a cattivo gioco e tutti, anche quelli di differente orientamento politico, condannano l’azione di contrasto che ha condotto alla soppressione delle pagine facebook di Santippe e di Diogene, che avevano il torto di dare giudizi negativi sulla parte politica predominante del paese. Con il senno di poi, attribuirne la responsabilità delle pressioni politiche o legali, che hanno indotto facebook a sopprimere le due pagine, non è molto difficile. E’ impossibile pensare di sbagliare nell’attribuire le responsabilità del gravissimo gesto. Vista la brutalità dell’azione soppressiva del diritto inalienabile di espressione e di critica, la gente è giustamente preoccupata e ne parla; parla però a bassa voce, anzi sussurra: ha veramente paura della reazione, come si suol dire “chi tocca i fili muore”. Noi che siamo in tantissimi pensiamo e vogliamo sperare che ci sia almeno concesso il diritto di pensiero, che se di pagine se ne fanno chiudere 2-4 sicuramente se ne riapriranno altrettante. Probabilmente facebook prima o poi si stancherà di tenere conto delle estemporanee segnalazioni. Ostra Vetere, che era il paese per antonomasia avanzato e  civile, alle porte del 2020 si tenta in tutte le maniere di trasformarlo in qualcosa d’altro. Si può star certi che prima o poi sarà la maggioranza della gente a spazzare via questo emergente e vile metodo di veto. Di sicuro la gente mai e poi mai si farà mettere il bavaglio ma rivendicherà con forza la libertà di espressione e di critica e non accetterà nel modo più assoluto che gli venga imposto il silenzio da chicchessia. State sereni. Prima o poi il paese saprà reagire perché questo è nel DNA degli ostraveterani”. Ecco, non è tanto per gli argomenti e per le riflessioni che la lettera contiene, che ci si accappona la pelle leggendola. Quanto per le motivazioni che l’estensore o gli estensori adducono per giustificare l’anonimato: la paura delle conseguenze e delle reazioni. Se è così diffuso il senso di cautela che muove tanti e troppi critici a vestire l’abito di Pasquino (sono molti i profili, i siti, le pagine anonime che imperversano ormai da molti mesi in paese, come le famose lettere appiccicate alla statuta romana di Pasquino) forse è il caso di rifletterci su. Ma oltre noi, forse farebbero bene gli amministratori comunali a riflettere bene sul loro comportamento e sulle loro azioni. Se la gente ha paura, un motivo certamente c’è. E non pensino che si tratta solo di vigliacchi o conigli. Amministratori che impauriscono hanno qualcosa di sbagliato nel modo di fare. Lo analizzeremo presto il perché: ne va della serenità del paese.

da montenovonostro