Ostra Vetere: Memè, vuoi spiegarci che cosa sta succedendo con la nostra acqua? |
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Sabato 11 Ottobre 2014 23:19 |
Cosa sta succedendo in questi giorni? Dimissioni, proteste, polemiche, botta e risposta tra vertici e base per la gestione della società per azioni Multiservizi e Aato, gli enti che dovrebbero assicurare servizi intercomunali e di intercomunale producono sconti e rimbrotti. Nell’assemblea dei sindaci dello scorso 29 settembre Multiservizi aumenta i costi in bolletta per l’acqua e l’Aato ritira in Assemblea la proposta calmieratrice, approvata dal Consiglio di Amministrazione, con una iniziativa autonoma della presidente onorevole PD Marisa
Abbondanzieri, in linea con gli orientamenti del Comune PD di Senigallia, che aumenta il “deposito” al doppio della mensilità penalizzando le famiglie. Per protesta, il consigliere Mariano Petrolati si dimette sbattendo la porta: “La proposta del Consiglio doveva essere mantenuta ed eventualmente modificata o adeguata dall'Assemblea, cosi come deciso nella seduta del CDA stesso, mentre la Presidenza ha deciso autonomamente”, e tuona: “rassegno le mie dimissioni da componente del consiglio di Amministrazione dell'AATO n. 2”. Subito si è scatenata una sarabanda di polemiche, con tutti contro tutti. La Abbondanzieri intima: “L'assemblea dei Sindaci nella seduta del 29 settembre 2014 ha fatto esattamente il contrario di quanto viene dichiarato da Mariano Petrolati, consigliere del CDA dell'ATO 2, che invito a ritirare le dimissioni”. Allora è intervenuto il consigliere regionale IDV Paolo Eusebi: “Lo scambio di comunicati fra il dimissionario componente del cda dell’Aato 2 Marche Centro - Ancona Mariano Petrolati e la presidente dell’Aato stessa Marisa Abbondanzieri deve invece preoccuparci parecchio” e aggiunge: “l’Abbondanzieri cerca di rigirare la frittata ma non le riesce proprio. L’Abbondanzieri ricorda infatti l’Autorità Nazionale per l'energia elettrica, il gas ed i servizi idrici ha disposto l'applicazione del deposito cauzionale alle utenze non domiciliate per limitare la morosità, dando ai gestori il compito di applicare l'importo commisurandolo fino ad un massimo (mica è obbligatorio massacrare la gente sempre al massimo!) di tre mensilità di consumi medi, salvo proposte migliorative da parte degli Aato. Guarda caso, Multiservizi, oberata com’è di debiti e sovraesposta con le banche, proponeva tre mensilità. “Graziosamente” l’Aato dell’Abbondanzieri ha - udite udite - approvato un atto che crea un aggravio (secondo Petrolati) per i cittadini di 4 milioni di euro. Insomma a rimetterci saranno sempre i cittadini. Noi tutti, nessuno escluso. E i sindaci non possono non intervenire”. La consigliere comunale di Trecastelli Giuseppina Fattori ha allora dichiarato: “Una brutta vicenda quella dell’aumento delle tariffe di Multiservizi. Brutta ma rivelatrice, intanto perché dimostra che nell’assemblea dei sindaci dell’Aato, l’organismo di governo del bene comune acqua, siede qualcuno “più uguale degli altri”, come nella “Fattoria degli animali”, inoltre perché testimonia come i cittadini vengano espropriati del diritto di conoscere e decidere, infine perché conferma come i principi che il referendum sull’acqua pubblica ha sancito siano sfrontatamente ignorati da rappresentanti istituzionali compiacenti e da conduzioni di società pubbliche che ragionano con logiche privatistiche di profitto”. Rincara la dose il dimissionario Mariano Petrolati: “Chiedo a tutti gli altri componenti del CDA di dimettersi, questo e' un ente che ormai e' subalterno nei fatti alla politica della Multiservizi spa” e poi, ancora più duro: “Contesto le dichiarazione della presidente, l'Aato ha di fatto autorizzato l'aumentato delle tariffe rispetto alla proposta approvato in CDA e trasmessa a tutti i SINDACI. Siamo passati da 27,10 euro di deposito cauzionale per le famiglie a 86,66 , non e' forse questo un aumento?”. Piovono commenti a grandine sui giornali online, con decine di cittadini che chiedono, vogliono sapere, accusano, sollecitano dimissioni, vorrebbero mandare tutti a casa, si domandano a cosa servono carrozzoni pubblici che si indebitano a milioni e scaricano le loro difficoltà sulle tasche delle famiglie già martoriate da tasse, bollette e difficoltà. E in tutto questo trambusto, qualcuno ha forse sentito la voce del nostro Comune, che tace, come al solito? Memè, sei stato chiamato in causa come sindaco anche tu: vuoi spiegarci che cosa sta succedendo con la nostra acqua?
da montenovonostro
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