A proposito del precedente comunicato di “montenovonostro” di venerdì 21 novembre intitolato “No, onorevole Lodolini, non è questo il modo di affrontare il dramma dell’alluvione” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/24509-ostra-vetere-no-onorevole-lodolini-non-e-questo-il-modo-di-affrontare-il-dramma-dellalluvione) ci scrive una lettrice per commentare: “In merito all'alluvione del tre maggio u.s  e al  silenzio che ha fatto seguito alle accese polemiche sulle  responsabilità  che possono essere state la causa del disastro, io credo che sia tutto molto chiaro :  tante,e  troppo importanti persone hanno una bella fetta di responsabilità e,forse, ognuno attende che emerga una maggiore colpevolezza dell'altro. Montenovonostro non accusa ma chiede risposte . Ma , fa parte della cultura corrente il "non rispondere" , un silenzio che, in realtà ', puo'' tradursi in una certa forma di arroganza ,sia in ambito   politico che di ogni altro settore della vita civile. Il non rispondere sembra essere  diventato di moda. Le responsabilità  degli allagamenti , comunque,laddove emergessero, sarebbero da ricercare non solo nell'operato della  maggioranza di  turno, ma anche in quello delle opposizioni .Queste ultime, dov'erano? Avrebbero dovuto svolgere, in sintesi, un ruolo vigile e propositivo ,  costruttivo , insomma,in rappresentanza del proprio  elettorato. Una brutta storia ,quella dell'alluvione che , oramai, si muove come uno spauracchio nella vita quotidiana di coloro che l'hanno vissuta.La paura che ritorni  e' un po'  un' ossessione visti i recenti e ripetuti disastri in varie parti d'Italia. I bacini fluviali,   non sono piu' adeguati a sopportare piogge molto intense anche se di breve durata .Occorre, oramai, considerarlo e caricarsi delle responsabilita' del caso. I provvedimenti, non possono ridursi alla pulizia del fiume e dei fossi  . Occorre,a mio avviso , mettere in atto misure di prevenzione ad ampio raggio come  rafforzare gli argini , prevedere adeguate vasche di espansione, ecc.ecc. . Nel frattempo, conviene che i cittadini provvedano,in qualche  modo, da soli ,a  mettersi in salvo  dall'acqua alta... Vale sempre la regola "chi fa da se fa per tre " Una lettrice.

da montenovonostro