Ostra Vetere: Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati |
|
|
|
Sabato 06 Dicembre 2014 21:48 |
Avere fame e sete di giustizia, come ci insegnano le virtù evangeliche, ha un significato molto ampio, cioè: avere fame e sete di una vita piena, di rapporti personali autentici, veri, profondi; rimanere aperti al mistero della vita, passare dai contatti agli incontri con gli altri, per costruire relazioni umane equilibrate, sane, oneste; trovare nell’alterità la nostra verità; aspirare alla consapevolezza di dover diventare uomini e donne che nutrono quella giusta inquietudine che è sete di assoluto, sete di
verità, sete di giustizia. E invece i cattivi esempi quotidiani annichiliscono questa sana aspirazione. Perché «la quintessenza del diavolo consiste nel non aver bisogno di nessuno, mentre quella del Padre è aver bisogno di tutti». Da sempre il potere offre cattivi esempi di degenerazione: troppo spesso è fine a sé stesso, non ha bisogno degli altri, non ascolta il prossimo, si beffa della giustizia e pratica l’immoralità. Lo sa bene anche il nostro patrono San Giovanni Battista, che non si è lasciato intimorire dal potere tirannico dell’Erode di turno, denunciando pubblicamente la scandalosa immoralità del detentore del potere di allora che, come oggi, pensava di potersi esimere da ogni dovere di probità, integrità, onestà, soltanto perché il potere che deteneva gli assicurava diritti, solo diritti e privilegi. Come oggi ai potenti di turno. Ma questa non è giustizia: è il suo contrario. Una giustizia iniqua provoca la rottura della pace sociale e contribuisce a creare crisi irreversibili. Di fronte a quanto sta accadendo, allora come oggi, non si può più tacere. Uno scandalo dietro l’altro nega giustizia al popolo. Guai a i corrotti e ai profittatori. Guai a chi nega giustizia al popolo. Non rimane che la pubblica denuncia delle malefatte dei potenti, anche a costo di ritorsioni. Troppo grande è la fame e sete di giustizia, di fronte a chi la nega. E i partiti, tutti i partiti, impudichi, impuniti, impertinenti, insolenti tacciono: se non conniventi, sono quantomeno acquiescenti.
da montenovonostro |