Ostra Vetere: Tasse, tasse e ancora tasse ed è giornata nera questo 16 dicembre |
|
|
|
Martedì 16 Dicembre 2014 19:31 |
Certo non piace a nessuno pagare le tasse. Però è un dovere civile. E potrebbe essere anche un piacere se le tasse fossero poche e basse e se con quei soldi gli enti pubblici facessero cose belle e utili. Sarà così? No, non lo è. E la dimostrazione esplode oggi rabbiosa. Oggi è il 16 dicembre: una giornata nera per tasse e tariffe. In questa data si cumulano una infinità di scadenze che i cittadini sono chiamati a pagare in misura sempre maggiore per ottenere servizi sempre minori. Lo dicono ormai in tanti: associazioni di categoria, sindacati, studi e indagini di ogni genere. Entro oggi i proprietari di seconde case devono andare alla cassa per pagare l'Imu, mentre per tutti (proprietari e
inquilini) c'è l'appuntamento con la seconda rata Tasi. Stando ai calcoli della Cgia, la combinazione Imu-Tasi costa, rispetto all'Ici 2011, il 150% in più per i proprietari che affittano casa a canone libero e 'solo', si fa per dire, il 115% in più per le seconde case sfitte. E non va meglio a uffici e studi privati (+144%) o negozi (+140%) così come laboratori artigianali (+108%), alberghi, pensioni e capannoni commerciali (+96%), fabbriche e capannoni artigianali (+95%). Aumentano le tariffe, ma non la qualità dei servizi pubblici. Lo rileva il rapporto presentato il 16 dicembre da Cittadinanzattiva, la onlus per la tutela dei diritti dei consumatori, che ha preso in esame 9.853 segnalazioni relative al 2013. I cittadini, stando ai risultati del report intitolato “Consumatori, servizi e utenze: l’era dello scont(r)o?”, notano una crescente carenza qualitativa dei servizi di utilità pubblica, dai trasporti alla consegna della posta. Questo a fronte di sempre maggiori difficoltà nel sostenere i costi delle forniture energetiche, dei tributi locali e di assicurazioni e servizi finanziari. Basta. E’ troppo. Soprattutto a fronte dell’inverecondo spettacolo che la classe politica sta dando in questi ultimi tempi: ruberie, malaffare, clientelismo, sperperi e dilapidazioni di pubbliche risorse. E’ da tempo che “montenovonostro” lo dice: si sta toccando il fondo. E allora lancia un appello ai politici. A tutti i politici, dal vertice nazionale alla base comunale: fermatevi. Così state provocando l’odio del popolo. Le imposizioni più odiose sono le tariffe, che non tengono conto della capacità di reddito dei contribuenti, gravano indiscriminatamente su tutti e pesano insopportabilmente sulle fasce meno abbienti, nei confronti delle quali si sta toccando davvero il fondo. E quando si tocca il fondo può succedere di tutto. Basta. Queste non sono più imposizioni sopportabili: rischiano di trasformarsi sempre più in una rapina legalizzata ai danni dei cittadini. Basta.
da montenovonostro |