Ostra Vetere: Chi non parla dialetto è perché ha qualcosa da nascondere ai montenovesi |
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Mercoledì 24 Dicembre 2014 19:03 |
Continuiamo il discorso di ieri, nel quale avevamo detto che “Chi parla straniero è perché ha qualcosa da nascondere agli italiani”. Non è concluso quel discorso, che aveva a che fare con la “libertà”, il primo dei principi cui si ispira “montenovonostro”. “Libertà”, la più bella espressione della vita civile, che è libera quando è comprensibile a tutti. “montenovonostro”, però, si ispira anche ad un secondo principio, che è quello dell’“autonomia“. E l’“autonomia” è tale quando una comunità elabora una propria cultura civile e sociale, quando custodisce e
conserva i suoi caratteri ideali, quando sente appieno il senso di appartenenza e lo esprime anche con un linguaggio comprensibile e condiviso: il dialetto. La lingua nativa, il “dialetto”, è il carattere più evidente della “autonomia” di una comunità. Ecco perché “montenovonostro” apprezza il dialetto: è la nostra lingua, la nostra cultura, il nostro modo di relazionarci con il prossimo. Il dialetto è stato spesso deriso, talvolta addirittura disprezzato, indicato come simbolo di minorità ed espressione retrograda della comunità. Non è vero. Il dialetto è il modo tradizionale di esprimere il più autentico sentimento popolare: quello elaborato da generazioni e generazioni di montenovesi che hanno affidato al dialetto il compito di esprimere concetti, valutazioni, emozioni, sentimenti autentici. Certo, non possiamo tornare indietro ed è altrettanto certo che la lingua italiana è bella, anzi, la più bella del mondo. Ma anche il dialetto nostro è bello. E’ il nostro. Nessuno può disconoscerlo. Nessuno può distorcerlo. Nessuno deve disprezzarlo. Per questo “montenovonostro” lo apprezza e invita tutti ad apprezzarlo, a comprenderlo, a tramandarlo. Il dialetto serve per capirci e per farci capire. Da tutti i nostri. Chi non parla dialetto è perché ha qualcosa da nascondere ai montenovesi.
da montenovonostro |