Leggiamo dai giornali di oggi dello scontro interno al PD sulla nuova legge elettorale, il cosiddetto “Italicum”, che dovrebbe essere votata a breve: “Quando arriva a Palazzo Madama, il premier Renzi si abbandona ad una delle sue uscite. “Saluto il mio nemico preferito", esclama rivolto al senatore della minoranza PD Miguel Gotor, poco prima di prendere parte alla riunione del gruppo sulla legge elettorale. "Io - replica più tardi Gotor - preferirei essere il 'preferito' di Renzi e non il 'nemico preferito' di Renzi, perché in politica esistono solo gli avversari, non i nemici". Ma Renzi rincara la dose. "Caro Gotor, le tue parole contro di me sono ingiuste e ingenerose. Non si può usare un gruppo minoritario come un partito nel partito", afferma rivolto al senatore bersaniano che guida la protesta contro l'Italicum. E la minoranza del PD annuncia, sui capilista bloccati, "no a nominati, non votiamo il patto del Nazareno". Il pasticciaccio brutto nel quale si è infilata la cosiddetta “Seconda Repubblica” con una serie di leggi modificatorie dei sistemi elettorali, poi bocciate dalla Consulta, sembrerebbe giunto al capolinea, ma gli ostacoli interni al PD potrebbero allungare i tempi. Non entriamo nel merito, tanto non ci piacciono le notizie in proposito. Ma vogliamo sottolineare quello che ha detto il senatore Gotor: “In politica esistono solo gli avversari, non i nemici”. Bello. Bravo. Bis. La pensiamo anche noi così. Magari fosse così sempre e per tutti. Purtroppo, allo stesso mondo non la pensa, e non l’ha pensato negli ultimi trenta anni di vita amministrativa locale, la maggioranza di sinistra. Il “ventennio sfascista” prima, e la sua corrente riedizione, dimostrano ampiamente che questa lezione non è pane per i denti dei nostri sinistri locali, nonostante Gotor. E a farne le spese è purtroppo il paese e i compaesani. Come sempre.

da montenovonostro