Dopo aver prodotto, nei tre giorni precedenti, tutta la documentazione che il Difensore Civico ha trasmesso a “montenovonostro” sulla richiesta di fotocopia dell’atto amministrativo con il quale è stata disposta la sospensione e il trasferimento della RSA di Ostra Vetere a Corinaldo, è giunto il momento rispondere alla sua comunicazione del 20 gennaio: “Si ringrazia sentitamente per quanto trasmesso, prendendo altresì atto delle rutilanti, multiformi e inconcludenti circonlocuzioni e rimpalli dell'Asur
e AV2 che, dopo oltre un anno e mezzo dalla primitiva domanda in data 1 luglio 2013, tuttora eludono l'unica e modesta, ma fondamentale richiesta di avere una misera fotocopia dell'atto amministrativo con il quale era stata sospesa e trasferita, più di un anno prima, l'attività della R.S.A. di Ostra Vetere. L'aver voluto, l'Asur e l'AV2, includere nell'argomento della suddetta richiesta, anche altra ininfluente ed estranea domanda a suo tempo avanzata da questa associazione su argomento del tutto differente dei "Prelievi Ostra Vetere", che proprio per questa ininfluenza mai è stato da noi portato a conoscenza del Difensore Civico che giustamente rileva di averlo appreso solo dall'odierno carteggio, dimostra una volta di più il disinvolto arzigogolare per coprire la determinata intenzionalità ad impedire l'esercizio del nostro insopprimibile diritto a conoscere il contenuto di atti amministrativi, che tanto rilievo hanno sulla vita sociale, civile e sanitaria dei nostri compaesani. Il nessun risultato utile quindi ottenuto non ci esime, però, dal dover dare comunque atto al Difensore Civico e alla sua Segreteria Generale di aver correttamente e pienamente operato a difesa dei diritti di questa associazione, purtroppo gravemente, definitivamente e irreversibilmente lesi da indomabile protervia burocratica e politica dei responsabili, a suo tempo inutilmente sollecitati anche da apposita interrogazione consiliare regionale dello scorso 1 luglio 2014, ad un anno giusto dall'iniziale richiesta, che rimane quindi definitivamente e intenzionalmente inevasa. Al di là del nostro comprensibile sfogo e delle sue ovvie conseguenze, si prega codesta Segreteria di voler porgere, a nome nostro, i più sentiti ringraziamenti e apprezzamenti al Difensore Civico. Con i migliori saluti. Montenovonostro”. E ora si apre un capitolo nuovo: finora sono state del tutto inutili le richieste rivolte all’URP, all’Area Vasta 2, all’Asur, all’Assessorato alla Sanità e al Difensore Civico della Regione Marche. In ogni fase abbiamo puntualmente rispettato l’ordine gerarchico di competenza e la doverosa forma burocratica delle nostra richiesta, impiegando ben un anno e mezzo in richieste, repliche, sollecitazioni e accessi telefonici, postali e viaggi, fino a interessare anche numerosi organi di stampa. Amaramente dobbiamo ammettere di non essere riusciti a far comprendere, ai responsabili, la gravità di simile comportamento omissivo, pervicacemente mantenuto in ogni passaggio dell’ormai improcrastinabile vicenda. Nessuno può rimproverarci nulla: abbiamo sempre detto tutto senza nascondere niente, abbiamo usato “scienza e coscienza” per non ledere alcun diritto altrui, abbiamo sempre cercato di andare a fondo sulle cose senza mai accontentarci delle apparenze, siamo stati sempre pazienti e rispettosi dei diritti altrui, abbiamo fatto tutti i tentativi possibili per ottenere bonariamente, con temperanza e pazienza infinita, una misera fotocopia. Abbiamo tentato di tutto, senza omettere nulla, per raggiungere un risultato utile a conoscere pubblicamente come, quando, chi e perché ha sottratto un servizio essenziale a Montenovo. Non abbiamo niente da rimproverarci e niente abbiamo omesso. Tuttavia dobbiamo constatare incontrovertibilmente che viene negato a noi e ai nostri compaesani il diritto sacrosanto a sapere, né ci sono altre strade da percorrere per avere ciò che ci spetta. Ci rimane ora un solo altro mezzo per ottenere infine giustizia e del quale daremo conto appena conclusa la relativa valutazione legale.
da montenovonostro |