Ostra Vetere: Contro Renzi nasce a sinistra il partito del sindacato |
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Sabato 28 Marzo 2015 21:18 |
Muscolarità della politica. L’intestardimento di Renzi sulle sue opinabili scelte riformiste senza deviazioni e senza mediazioni fa nascere poderose reazioni alla sua sinistra. Adesso è la volta del sindacato rosso dei metalmeccanici a mostrare i muscoli e scendere in piazza contro il Job Act renziano. Chi la spunterà in questa contrapposizione che fa tuonare, dal palco romano di piazza del Popolo, un Landini in felpa rosso fuoco (tanto per far capire bene da che parte si muove)? Difficile dirlo. Landini si scaglia
contro il governo Renzi e le sue politiche sbagliate, per difendere il lavoro, i diritti, la democrazia. Su questi punti Landini guadagna il sostegno di tutta la Cgil, presente con il numero uno Susanna Camusso. E strappa applausi a scena aperta quando urla che il governo del PD sta facendo anche "peggio del governo Berlusconi". Detto da Landini, non è poco. Anzi, è proprio molto. E addirittura troppo, per non essere decifrabile il messaggio: Landini rilancia la proposta della coalizione sociale: "Uniamo ciò che il Governo divide", mettendo insieme "associazioni, movimenti, persone". Quella unione, a partire da "tutti i lavoratori", che è nello slogan stesso scelto per la manifestazione 'Unions!', in realtà, fa pendere le mosse per un nuovo partito a sinistra di Renzi, ma dentro quella stessa base operaia che finora ha costituito lo “zoccolo duro” del PD: quel 25% dei voti che Bersani dice “suo” e che ancora consente a Renzi di governare, mal ripagato dal segretario nazionale che è anche capo del governo-nemico. C’è troppa carne al fuoco, per non immaginare che bruci.
da montenovonostro |