Ostra Vetere: Un’altra riforma della riforma riformata. Adesso tocca alla tassa sulla casa |
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Sabato 04 Aprile 2015 22:43 |
Non è una buona notizia. Quando si annunciano riforme a raffica c’è sempre da temere, come hanno ampiamente dimostrato le “riforme delle riforme riformate” che negli ultimi trent’anni hanno toccato gli Ospedali prima e recentemente il Senato, la Provincia e le Deleghe dell’Autonomia Comunale. Adesso è la volta di un altro settore importante della vita
pubblica: quello delle tasse sulla casa. Come se non bastassero le già fin troppo numerose riforme che hanno preso i nomi più strani (IMU, ICI, TARI, TARES, TASI, IUC e via siglando, tanto per non farci capire alcunché), il provvedimento governativo di ieri annuncia una nuova riforma per le tasse sulla casa. “Entro il 2015 arriverà l'atteso (ma da chi?) riordino della tassazione locale che assorbirà IMU e TASI e diversi altri balzelli locali e che sarà presentato con la legge di Stabilità. In questo modo la nuova “local tax” (aridàie con l’inglese, sempre per non farci capire) potrà partire dal 2016. L'indicazione, secondo quanto confermano fonti di governo, sarà contenuta nel Documento di economia e finanza che l'esecutivo si appresta ad esaminare a partire da martedì, per arrivare al varo entro la scadenza di venerdì 10 aprile”. Ecco quindi che torna d'attualità la “spending review” (ancora!). Si tratterebbe quindi di un 'tagliando' annuale sulle “tax expenditur” (ma che roba è?) e saranno quindi presto resi noti gli ambiti su cui si concentreranno le forbici della revisione della spesa, una manovra da almeno 10 miliardi che dovrebbe consentire, insieme al risparmio da “spread” (ahi, ahi, ahi) e ai maggiori incassi del fisco (in particolare per la “voluntary disclosure”). Basta. Basta. Tra sigle strane e parole inglesi ci fasciano la testa promettendo che non aumenteranno le tasse. Però abbasseranno le detrazioni. Va a vedere che pagheremo di più. “Fatta la festa, gabbato lu santo”.
da montenovonostro |