Ci scrive un nostro attento lettore per segnalarci una condizione di grave pericolo in cui versa la passeggiata panoramica lungo il Girone: “parlando del degrado in cui versa il nostro ex paese, alcuni giorni fa una anziana signora, passeggiando lungo il Girone, si e' appoggiata alla balaustra, che ha ceduto rischiando di cadere nel "greppo" in prossimita' dell'ingresso della Casa di Riposo. Era incavolato nero, non solo per l'episodio occorso alla signora, ma per la totale incuria dovuta ai nostri amministratori”. E ci ha allegato anche tre foto, che documentano il crollo della balaustra, ancora ritratta divelta lungo la sottostante scarpata. Hanno ceduto gli appoggi fissati al cemento armato che, evidentemente, tanto armato non era. E non è nemmeno la prima volta che capitano cose del genere: ci sarebbe da domandarsi quanta scrupolosa attenzione gli amministratori dedichino davvero a problemi tutto sommato non irrisolvibili, come questo. Per fortuna la malcapitata signora non si è fatta niente, a parte lo spavento per il crollo improvviso e imprevisto. Il luogo del crollo, un autentico “patatràcchete col bòtto”, è stato poi segnalato con le provvisorie strisce di plastica bianco-rossa e la porzione della balaustra crollata, ben evidente nella foto, è stata infine riparata. Ciò non toglie, tuttavia, lo sconcerto dell’opinione pubblica, che assiste ormai impotente, ma certo non rassegnata, a questi e a ben altri numerosi “crolli” in questo nostro miserando “ex paese”, come argutamente sottolinea il nostro attento lettore. “Ex paese”, così lo definisce, anche a seguito delle montanti e cocenti polemiche per la deliberata riduzione del quasi millenario libero Comune di Ostra Vetere a “frazione” di Ostra, devoluta dai nostri improvvidi amministratori che preferiscono delegare ad altri i propri poteri e doveri, e a cui il lettore addebita la responsabilità della condizione di “totale incuria” in cui versa il nostro "ex paese". Su, amministratori nostri belli (belli si fa davvero tanto per dire), datevi una smossa, prima del prossimo inevitabile “patatràcche col bòtto”. Sul Girone e altrove. Lì, d'altra parte, passeggiano spesso gli anziani ospiti della vicina casa di riposo, in cerca della famosa "aria fìna del Giròne" tanto decantata dalla novellistica locale. Non si può certo lasciarli convivere con simili condizioni di pericolo, senza un radicale intervento di manutenzione straordinaria lungo tutta la balaustrata di protezione. Che poi, di "protezione" tanto non è, se succedono le cose lamentate e documentate adesso lungo la passeggiata stradale. Ma con che materiale e con quale criterio è stata fatta quell'opera del ventennio sfascista? Con la sfortuna nera (anzi rossa) che molti ormai dicono insistentemente che portate, nonostante tutta la migliore buona volontà non si riuscirà a poter dire sempre a cuor leggero: "Sul Giròne è gìda bè’, sibbène ‘ntèl patatràcchete col bòtto".
da montenovonostro |