Ostra Vetere: Non ci piace il panorama arlecchino |
|
|
|
Martedì 07 Aprile 2015 17:47 |
Te lo dobbiamo proprio dire, Memè. Non ci piace il panorama arlecchino che tu apprezzi tanto. Hai fatto colorare l’emblema del paese di azzurro, che poi azzurro nemmeno è, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, su invito della Fondazione A.R.C.A. (Autismo Relazioni Cultura e Arte) ONLUS di Senigallia che da anni svolge attività rivolte principalmente a persone con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale. Non ci piace, non certo
per la motivazione di fondo, che pure “montenovonostro” condivide. Non ci piace questo modo di banalizzare le cose serie con le apparenze estemporanee, con l’effimero. Questo è il frutto di una “certa cultura” che lancia “slogan e simboli immaginifici”, cui tutti si allineano o “devono allinearsi”. Facciamo i “bastiancontrari”: non ci piace il panorama arlecchino. Non ci piace quella “certa cultura”, non ci piacciono “certi slogan”, non ci piacciono certe “apparenze estemporanee”, con ci piace l’”effimero”. Andiamo alle cose concrete: nel tuo comunicato dici che “L’evento unirà tutto il mondo con il colore blu simbolo dell’Autismo, che esalterà le architetture culturali e storiche prescelte da ogni singola comunità partecipante”. Non comprendiamo il nesso fra il “colore blu”, che sarebbe il “simbolo dell’Autismo”, con “l’evento che unirà tutto il mondo”. Non sognare, Memè. Stai con i piedi per terra. Adesso che è passata la festa, vedi forse tutto il mondo più unito? E l’avrebbe unito il “blu”? Rispondici, dai. Se il mondo è davvero più unito dopo una nottata di “blu”, tienile accese sempre quelle luci. Ma se non è così e il mondo continua ad essere quello che è, e che è sempre stato da milioni di anni, a cosa è servito accendere quelle luci una notte? Ma soprattutto, quale vantaggio ne ha ricavato la consapevolezza dell’Autismo con quelle luci? Ce lo dici, Memè, che cosa ha portato a te, al Comune, alla associazione senigalliese A.R.C.A. e al mondo intero questo “evento”? Sarebbe fin troppo facile ironizzare che c’è una “e” di troppo: “vento” che vola via e non lascia niente dietro di sé. Torniamo a dirtelo di nuovo: se quel blu ha davvero unito il mondo e ha portato qualche vantaggio all’Autismo, tienile accese sempre quelle luci. Ma se non è così, perché ti sei lasciato andare a questa proposta estemporanea? L’hanno fatto anche tante altri Comuni, qui d’attorno. Chiedi anche a loro quali vantaggi “concreti”, non “effimeri”, hanno portato quelle luci quella notte. Intanto ti diciamo cosa pensiamo noi. Pensiamo che non abbiano portato niente. E’ stata solo una pensata “effimera” senza storia e senza risultati. Ma è stato anche un precedente. Poniamo il caso che un’altra notte un’altra associazione volesse colorare di rosso il campanile, tu che fai? Poniamo che te lo chieda l’Avis con cui il colore rosso ha certamente un nesso evidente, tu che fai? Glielo neghi? Poniamo che una ipotetica Cantina che cucina le “erbe bone de Montenovo” ti chiedesse di colorarlo di verde, tu che fai? Gli dici di no? E se te lo chiedesse una associazione di appassionati della neve, illumineresti il campanile di bianco, come era all’inizio e come sarebbe stato meglio lasciarlo sempre, invece che smontare i riflettori bianchi per fare un perfido dispetto a chi li aveva montati trent’anni fa, come solo voi sapete fare? E sai quanti altri esempi potremmo citare di colori e associazioni? E a tutti dici di sì? E vedremo il campanile cambiare di colore a giorni alterni? E pensi davvero che simili arlecchinate valorizzino davvero il nostro “monumento più imponente e rappresentativo del paese”, come dici tu? E quanto costa, poi? E chi paga? Se l’Autismo è una cosa seria e la Fondazione A.R.C.A. fa cose serie, sostienili adeguatamente per come può e deve fare il Comune, senza fantasticherie, senza arlecchinate. Dai, Memè, fai cose serie. Che è meglio.
da montenovonostro |