Ostra Vetere: E trìcche e ballàcche, lo sfascio continua |
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Mercoledì 08 Aprile 2015 22:16 |
Come il classico coniglio bianco dal cilindro nero del prestigiatore, assistiamo ad un altro gioco di prestigio dall’esito clamoroso. Dopo tanti proclami e strombazzanti annunci di riforme riformate, che avrebbero dovuto partorire l’elefante della soppressione delle Province, non più soppresse ma trasformate (buggerandoci così due volte, perché ci sottraggono l’unico potere democratico di farci eleggere gli amministratori dai cittadini, scippato per via dai partiti), adesso il “coniglio bianco” diventa addirittura “rosso” ad opera del prestigiatore
siceliota che ha fatto retromarcia. Le Province siciliane resistono e riesistono: dopo due anni di tira e molla, l'assemblea regionale ha respinto con voto segreto (e ad ampia maggioranza) il disegno di legge tanto pubblicizzato dal governatore regionale PD Rosario Crocetta. Evidentemente sconfessato, nel segreto dell’urna, anche dalla sua maggioranza di sinistra. Il Parlamento Siciliano ha infatti approvato con voto segreto l’emendamento presentato dal Movimento Cinque Stelle, che prevedeva la soppressione dell’articolo 1 del disegno di legge per l’abolizione degli enti intermedi. Risultato: gli enti intermedi, cioè le Province, resteranno al loro posto e con ogni probabilità verranno prorogati gli incarichi dei commissari che gestiscono la liquidazione delle Province. E trìcche e ballàcche, lo sfascio continua.
da montenovonostro |