Ostra Vetere: Sangue, tanto sangue, troppo sangue al Tribunale di Milano |
|
|
|
Giovedì 09 Aprile 2015 22:11 |
Una tragedia impensabile ha gettato nello sconforto la città di Milano a seguito dell’orrendo crimine in cui un imputato è entrato armato in Tribunale, ha sparato contro un giudice, contro un avvocato, contro un testimone e si è poi dato impunito alla fuga. E’ stato successivamente arrestato mentre si apprestava a compiere un ulteriore omicidio ai danni di un ex socio in affari. Contro di lui le accuse di aver assassinato
tre persone e ferito altre. Una tragedia, sulla quale molto si parlerà ancora: per i moventi, per le circostanze, per le conseguenze. Già molti commentatori spaziano in un ventaglio vorticoso di ipotesi e supposizioni, in dichiarazioni di cordoglio e di richieste di provvedimenti. Come sia stato possibile a un uomo armato accedere al Tribunale eludendo i varchi con metal detector lo stabiliranno le indagini, ma è certo che il dispositivo di sicurezza non ha funzionato. E poi il movente: l’uomo era accusato di bancarotta fraudolenta e per questo doveva essere giudicato dal giudice che ha ucciso, sulla base delle perizie del commercialista raccolte nelle comparse dell’avvocato e deposte dai testimoni. Contro di loro si è avventata la furia omicida dell’imprenditore. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sentiva perseguitato dalla giustizia, che sarebbe stata la causa dei suoi disastri economici. E si è fatto giustizia da solo. Non è il primo caso. Speriamo che sia l’ultimo, ma questa speranza si va facendo ogni giorno più labile di fronte a una crisi economica che strangola le imprese e le spinge al fallimento. Troppi imprenditori scaricano la loro disgrazia economica contro se stessi, suicidandosi, e altri ammazzano i supposti responsabili, fino al caso presente. Adesso ci sarà chi vorrà dare la colpa solo e soltanto alla follia omicida e chi leverà alta la voce a favore dell’intoccabilità dei giudici e della loro funzione. Oltre a tutte le possibili interpretazioni, rimaniamo convinti che questi gesti di follia omicida e suicida, non solo questo, ma anche gli altri, siano in qualche misura il frutto perverso della crisi economica che stronca uomini e imprese. E’ da tempo che “montenovonostro” lancia allarmi sulla gravità della crisi e sulla necessità che le istituzioni, i politici e gli amministratori pubblici trovino la strada giusta per far uscire il Paese da questa disperazione. Assistiamo invece alle giravolte di una classe politica disinvolta quanto incapace e irresponsabile, che continua a saccheggiare le istituzioni e chiacchiera solo, promettendo mari e molti, guardando vicino a meno di un palmo dal proprio naso, mentre il paese sprofonda in una crisi senza fine in un guazzabuglio di furti, rapine e impunità per colpevoli e delinquenti. E’ ora di dire basta.
da montenovonostro |