Ostra Vetere: E bravo Letta, che da un po’ non si sentiva più |
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Martedì 14 Aprile 2015 22:54 |
Che fine avrà fatto l’onorevole Enrico Letta, dopo essere stato defenestrato dal rampante Renzi un anno fa? Probabilmente è stato “sereno”, in disparte, sopra le parti. Così come gli consigliava Renzi prima di sfiduciarlo platealmente, anzi ad autosfiduciarsi da solo. Ha taciuto, adeguandosi al motto “ubbidir tacendo”. Un po’ come diceva Costantino Nigra, uomo
politico letterato e poeta autore del poema "La Rassegna di Novara", dei carabinieri: “Del Re custodi e della legge, schiavi / sol del dover, usi obbedir tacendo / e tacendo morir“. Cambiano i tempi e quel “Re” è diventato ora “Repubblica”, ma ugualmente resta l’ “usi obbedir tacendo”. E così ha fatto Letta fino a ieri, quando ha rotto all’improvviso il silenzio annuale ed è tornato con un libro "Andare insieme, andare lontano", con cui afferma: "La democrazia italiana può rigenerarsi solo se accetta la sfida della politica competente", e indica la differenza che passa tra governare e comandare. Nessuna citazione diretta del compagno di partito diventato apertamente avversario, ma tanti riferimenti a un modo diverso di fare politica. Difficile non pensare a Renzi quando cita il proverbio africano “se vuoi correre veloce vai da solo, se vuoi andare lontano devi farlo insieme”. In sostanza per Letta “Governare non è comandare. Per andare lontano devi farlo insieme”. E bravo Letta, siamo d’accordo con te: non ci piace l’ “uomo solo al comando”, né ci piace la nuova schiforma della legge elettorale, che consegna tutto il potere a un uomo solo. La democrazia è cosa diversa.
da montenovonostro |