C’è chi decide di ritirasi per scelta personale (vedi Letta) e chi si vede imporre il ritiro dal “pensiero unico dominante”. E’ “Aventino privato e Aventino coatto” in casa PD. In dieci via dalla Commissione Affari Costituzionali. Tutti estranei all'area renziana del PD, tutti critici, ormai da mesi, sull'Italicum 2.0 atteso il 27 aprile in Aula alla Camera. 10 sostituiti con altrettanti più “docili” a Renzi, ormai capo unico e incontrastato. La notizia, ratificata dall'ufficio di presidenza del gruppo PD, era annunciata da giorni e conferma come, sulla riforma delle legge elettorale, il presidente Matteo Renzi sia più che mai deciso a non concedere nulla al dissenso PD. Ma la decisione, oltre a far salire in trincea l'M5S e perfino Scelta Civica, che minacciano l'Aventino in I Commissione, rischia di allargare ulteriormente la frattura interna ai Democratici (?) con una buona fetta della minoranza pronta al contrattacco in Aula. La sostituzione di Bersani, Bindi, Cuperlo, Lattuca, D'Attorre, Giorgis, Pollastrini, Agostini, Meloni e Fabbri è destinata ad invelenire ulteriormente il clima sull'Italicum con la minoranza che, a partire dallo stesso Cuperlo la definisce "un fatto molto serio" e avverte che se Renzi optasse per la “fiducia” alla Camera blindando testardamente il testo di una legge sbagliata darebbe luogo ad uno "strappo" che "metterebbe a rischio la legislatura". “montenovonostro”, che pure ha scarso interesse per le vicende interne del PD, esprime però preoccupazione per la piega che sta prendendo il Partito Democratico (?), che sarebbe ancora Democratico (?) o invece ci profila all’orizzonte una sua prossima trasformazione in Partito della Nazione (?). E una domanda rivolge al PD: non è che ci state preparando qualche brutta sorpresa?

da montenovonostro