Botte da orbi a sinistra in casa PD nella Liguria prossima alle elezioni regionali. La candidata indagata PD è Raffaella Paita non ci sta alle accuse che gli scarica addosso l’ormai ex PD ed ex segretario della CGIL Sergio Cofferati, che la Paita aveva sconfitto alle primarie. “Cofferati è uno sciacallo – dice la Paita – anche se lo sciacallo approfitta di una situazione vera. Mentre lui approfitta di una situazione infondata. Ma non ho trovato altri sinonimi”. Ma che strano. Finora i PD non tolleravano attribuzioni animalesche ai propri militanti (ricordate come si scaldavano quando i leghisti davano dell’orango alla Kyenge?). Solo gli avversari si potevano insultare animalescamente dai PD (ricordate ancora come chiamavano caimano o giaguaro Berlusconi e pitonessa la Santanchè?). Né si poteva insultare le caratteristiche fisiche degli esponenti PD (ricordate come se la prendevano quando qualcuno dava della “nana” alla senatrice PD Pezzopane alta un metro e mezzo, mentre si poteva tranquillamente dare del “nano” a Berlusconi o a Brunetta?). La regola del PD finora era stata rigorosamente questa: i nostri non si possono insultare, i nostri sono sempre bravi, i nostri non sbagliano mai, i nostri hanno sempre ragione. E per converso la seconda regola era rigorosamente la seguente: gli altri si possono insultare sempre, gli altri sono sempre somari, gli altri sbagliano sempre, gli altri hanno sempre torto. E fin qui ci siamo: si sa che spesso si ha bisogno di lodarsi per non sbrodolarsi e così un partito non proprio aperto alle discussioni e alle critiche si è chiamato addirittura Democratico (?). Certo, un po’ di presunzione non guasta mai. Ma adesso che succede? Cosa sta capitando in casa PD? Com’è che adesso si insultano anche fra di loro? Suvvia, signora Paita, non è Democratico (?) dare dello sciacallo a Cofferati. In fin dei conti è stato PD fino a ieri. Al leghista Salvini potete anche darglielo dello sciacallo, come avete fatto, ma a Cofferati no. Non è da PD, per il quale bestie sono sempre gli altri. No?

da montenovonostro