Ostra Vetere: Oddio, ora sono messi in discussione anche sanità, welfare e assistenza! |
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Mercoledì 22 Aprile 2015 18:03 |
Cosa sta capitando adesso a questa nostra povera Italia? E’ quello che da tempo preoccupa “montenovonostro”, che non ha mai fatto mistero di questa sua preoccupazione di fronte alla perdurante grave crisi economica, all’insopportabilità della tassazione, alla carenza di posti di lavoro, alle minacce contro lo “stato sociale”. La conferma di questi nostri timori, che evidentemente non agitano ancora coloro che
per primi avrebbero dovuto avvedersene, e cioè i nostri politici, viene ora anche da una analisi europea della nostra situazione nazionale. La riporta la prima pagina del settimanale cattolico “La Voce Misena” dell’ultima settimana. Titola infatti: “Diritti sociali. Sanità, welfare e assistenza sono messi in discussione” e riferisce: “Una ricerca del Parlamento dell’Unione europea mette in luce i rischi di corrosione di alcuni diritti fondamentali per i cittadini che incidono sulla loro vita e pongono interrogativi alla pratica democratica dei Paesi. Il cuore della ricerca riguardava gli Stati più colpiti dalla crisi: Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia, Italia, Malta Cipro, ai quali è stato chiesto di ridurre le spese per riequilibrare i conti pubblici, la famigerata austerity. Dai risultati del rapporto emerge come sono i cittadini a pagare con la riduzione dei servizi per la salute, l’istruzione, il lavoro. A farne le spese sono le fasce più deboli della popolazione. Per quanto riguarda i sistemi sanitari in tutti i Paesi considerati sono stati circoscritti i criteri di accesso alle cure mediche ed è stato chiesto un ulteriore contributo economico agli utenti: ad esempio, sono stati ridotti i posti letto negli ospedali, sono stati aumentati o introdotti ticket per alcune visite mediche o analisi cliniche. Inoltre sono stati ridotti i servizi e i tempi di attesa sono diventati più lunghi. Anche se l’offerta privata è aumentata, i costi rimangono alti. Situazione simile si rileva nel campo dell’istruzione, dove si riscontra una diminuzione della qualità complessiva: nei Paesi c’è stata una contrazione dell’investimento in risorse umane (contrazione degli stipendi e diminuzione del personale) oltre che un aumento del numero di studenti per classe. Si pensi che in Italia lo staff tecnico e ausiliario ha subito una riduzione del 17%. A questo si aggiunge un taglio ai servizi: sempre in Italia in alcune aree si registra una diminuzione negli standard d’igiene. Per quanto riguarda il lavoro sono considerate le condizioni in cui la persona opera. Innanzitutto è stata rilevata una contrazione dei salari e un aumento della precarietà che rischiano di alimentare il fenomeno dei working poor (lavoratori che guadagnano abbastanza per arrivare a fine mese) e la frammentarietà delle carriere professionali oltre all’instabilità nel lavoro. Senza una nuova attenzione alle politiche di welfare sarà sempre più difficile garantire la protezione sociale ai cittadini. La situazione se è più grave nei Paesi esaminati dal rapporto può essere generalizzata anche agli altri Paesi di tradizione democratica. Alcuni studiosi di diversa provenienza, tra i quali il politologo Colin Crouch o l’economista, premio Nobel, Joseph Stiglitz, sottolineano che in questo periodo si assiste a un processo di lenta erosione dei diritti di cittadinanza. I primi a essere colpiti sono i diritti sociali. La grande crisi ha avuto un effetto deleterio. Il soccorso che i governi dei grandi Paesi hanno offerto alle banche, quelle troppo grandi per fallire, è come se avesse determinato un’alleanza tra politica e finanza che tende a escludere i comuni cittadini. Nelle società democratiche si corre così il rischio di un “ fallimento della politica”, come scrive Stiglitz nel “ prezzo della disuguaglianza”. Andrea Casavecchia”. Ecco che si avverano i timori di “montenovonostro” le cui prevedibili conseguenze saranno certamente indigeste alla maggioranza della popolazione. Forse è ora che le forze politiche smettano con le chiacchiere e risolvano i problemi che loro hanno creato per incapacità e impreparazione.
da montenovonostro |