Ostra Vetere: No, caro ministro, l’Italia non può essere schiavista |
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Giovedì 07 Maggio 2015 21:22 |
Dopo l’Expo che pretende di far lavorare i giovani con contratti a termine a 500 euro netti al mese, un nuovo aberrante caso di “schiavismo istituzionale” ci propina una classe politica senza pudore. Aveva già iniziato una ventina di anni fa il governo D’Alema a sottoporre a “lavori socialmente iniqui” (si, iniqui, anche se li chiamava “socialmente utili”, seppure non si capiva allora bene a chi fossero
davvero utili e si è poi scoperto che “utili” erano davvero, ma non ai disoccupati che ri-occupava, bensì a uno Stato “schiavista” che li sottopagava privandoli di previdenza, ferie, liquidazione e addirittura della malattia). Dopo simile campionario di sfruttamento istituzionalizzato vecchio di una ventina d’anni, adesso una nuova accelerazione peggiorativa con l’Expo e infine, udite udite, con la sconcertante dichiarazione del ministro Alfano a proposito dell’accoglienza ai migranti: dal palco della Conferenze Unificata Stato-Regioni il ministro dell’Interno Alfano ha detto: “Dobbiamo chiedere ai Comuni di applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti. Invece di farli stare lì a non far nulla, che li facciano lavorare”. Finiti prima nelle mani rapaci degli scafisti, quei poveri disgraziati alla deriva rischiano di finire nelle grinfie aberranti del più immorale degli sfruttamenti: sfuggiti agli scafisti finiscono tra gli schiavisti. Schiavitù di Stato: orribile, immorale, disgustoso. Mussolini, che era Mussolini, era andato in Etiopia a liberare “Faccetta Nera”, non a perpetuare la schiavitù in terra d’Africa. E oggi l’Italia che si dice democratica dovrebbe importare schiavi da laggiù? Al peggio non c’è mai fine, ormai. No, caro ministro, l’Italia non può essere schiavista.
da montenovonostro |