Provincia: Tiriamo un sospiro di sollievo. Che è meglio, và. |
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Sabato 09 Maggio 2015 16:01 |
Prima volevano sopprimerla, poi inspiegabilmente mantenuta, ma ora la strangolano: è il gioco delle tre carte, con la Provincia. Provincia no, Provincia ni, Provincia … forse. E continua l’agonia di un organo costituzionale. L’ “uomo solo al comando” pone e dispone, impone e ci ripensa. Lunaticità di un
“genio incompreso” e dal ciclo instabile. “montenovonostro” l’ha detto e ridetto: rimane saldo nei principi costituzionali. La Provincia c’èra, la Provincia c’è ancora, seppure sfigurata e contorta, ora è addirittura convulsa. L’allarme lo lancia oggi il sindacato di sinistra, la CGIL, che paventa: “C'è il forte rischio che da giugno i dipendenti delle province non prendano più lo stipendio, visti i tagli della legge di Stabilità e i ritardi, lo stallo, nel ricollocare gli esuberi derivanti dalla legge Delrio“. A lanciare l'allarme è il responsabile Settori Pubblici della CGIL, Michele Gentile. Ma il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, smentisce nettamente, e dice: “Allarme assolutamente infondato, nessuno perde stipendi e tutti continueranno ad avere un lavoro”. Rincara il sindacalista Gentili: il pericolo è che da metà anno, o meglio dal prossimo mese, “in molte Province non ci saranno più i soldi per pagare i dipendenti pubblici e nel frattempo non si è provveduto a ricollocare gli esuberi”. “Un’operazione che doveva partire a inizio anno e che è invece bloccata”. Gentile punta il dito contro “l’inerzia del governo, le lentezze delle regioni e i tagli della legge di stabilità 2015” ed elenca tutti i tasselli che ancora mancherebbero: “non sono uscite le tabelle di equiparazione“, strumento base per effettuare i trasferimenti dei dipendenti pubblici, “non c’è il decreto sui criteri di mobilità, se le leggi regionali sono state varate, non lo sono ancora tutti i procedimenti attuativi, restano i nodi sui centri per l’impiego e la polizia provinciale”. Tutto ciò, spiega, “mentre si fanno sentire gli effetti dei tagli sulle risorse destinate alle Province. Effetti spaventosi”. Il sindacalista della CGIL riepiloga così la sforbiciata: “Un miliardo per il 2015, due miliardi per il 2016 e tre miliardi per il 2017. Drammatico per migliaia di dipendenti provinciali. Ma per fortuna da noi almeno un dipendente provinciale si è salvato in tempo. O meglio, una dipendente. Quella dello “strano caso della Ragioniera di Ostra” che è venuta giunto in tempo dalla Provincia. No, non dalla nostra. Da un’altra. Da quella di Pesaro. Tiriamo un sospiro di sollievo. Che è meglio, và.
da montenovonostro |