Ostra Vetere: “montenovonostro” non dimentica il problema della RSA |
|
|
|
Mercoledì 13 Maggio 2015 21:53 |
Da settecento anni almeno Montenovo aveva l’Ospedale. L’attesta un antichissimo codice vescovile senigalliese del 1342. Ce l’aveva fino agli anni Novanta, quando una improvvida amministrazione comunale del ventennio sfascista ha incredibilmente assecondato il disegno politico della sua soppressione, lasciandoci solo una modesta Residenza Sanitaria Assistita, la RSA. Da tre anni però è stata sospesa in attesa di improbabili lavori di restauro. Nel frattempo è arrivata una nuova
amministrazione comunale che, memore della condivisa precedente esperienza sfascista, ha deciso anche questa di assecondare il nuovo disegno politico della sua soppressione, lasciandoci niente. Niente più Ospedale, niente più servizio sanitario”. Forse, ma va a vedere quanto, un altro “servizio sociale”, che così occuperà quella antica struttura e non ci sarà più posto né per l’Ospedale, né per RSA. Chi ricorda più il benemerito plurisecolare nostro Ospedale? Solo “montenovonostro”. E chi rimane a ricordare la RSA? Solo “montenovonostro”. Che ha scritto a tutti i consiglieri regionali per ricordare loro il dovere di assicurare alla popolazione i necessari servizi ospedalieri, o almeno i necessari servizi sanitari, tra cui la RSA. A questo appello di “montenovonostro”, però, nessun consigliere regionale ha ritenuto di dover rispondere. Nessuno, salvo il solo consigliere regionale Giovanni Zinni, che ha presentato una interrogazione in Assemblea Legislativa. Gli ha dovuto rispondere l’Assessore Regionale alla Sanità per dire che non era ancora riuscito a trovare i 243mila euro necessari per i lavori di riparazione. E così i ritardi si cumulano e la fine è prevedibile. Ma “montenovonostro” non dimentica, né la RSA, né il consigliere regionale Giovanni Zinni, né il dovere di difendere i servizi sanitari per il paese, che l’attuale amministrazione comunale disattende.
da montenovonostro |