Ostra Vetere: Perché tacete ora, voi anonimi critici di appena un paio di anni fa? |
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Giovedì 28 Maggio 2015 23:14 |
L’abbiamo già detto l'altroieri. E la memoria non fa difetto a “montenovonostro”. Dove sono finiti i tanti critici di un paio di anni fa che sbraitavano contro l’amministrazione comunale dell’epoca e oggi tacciono inerti in cogitabondo silenzio? Dove sono oggi quelle anonime radici del dissenso? Si è forse ammansito l’anelito giustizialista che li spingeva a levare gli scudi contro i reggitori della cosa pubblica di allora? O forse che ora, cambiato registro con la sconfitta della maggioranza di allora, questa avversari stanno facendo cose a puntino e irreprensibili? Noi guardiamo la situazione del nostro miserando Comune per come era e per come è adesso. E vorremmo che il medesimo afflato civico tornasse a svegliarsi per guidare la comunità verso una nuova primavera. Le cose purtroppo non stanno così e un silenzio mortifero avvolge ormai il nostro disgraziato paese. Sappiamo solo che un tempo c’era una amministrazione criticabile e che lasciava criticare. Ora c’è una maggioranza che per non farsi criticare ottunde il dissenso e reprime le voci critiche. E contemporaneamente fa vittimismo, dopo aver esercitato le armi più brutali di ogni tirannia: quelle che servono a uccidere le voci libere. Perché succede tutto questo? Perché mai una certa parte politica fa la vittima prima e poi, quando potrebbe dimostrare come è bello essere liberi, funesta la comunità con prassi più che reprensibili? Il discorso è lungo e lo faremo per gradi. Incominciamo da tanti piccoli eventi del passato, come quello che il 24 gennaio 2013, dopo le stupefacenti dimissioni di 7 consiglieri di maggioranza e di cinque di minoranza che hanno causato il commissariamento del Comune e l’avvento della pagina più nera della storia paesana, spingendo qualcuno a scrivere un lungo commento pubblicato da un giornale informatico (http://www.viveresenigallia.it
/index.php?page=articolo&articolo_id=389838) che riportiamo integralmente in allegato, in modo che tutti possano leggerlo, oltre che a riprodurlo nella immagine a lato. Si tratta di un articolo giornalistico di carattere generale del tutto irreprensibile, ma la redazione vi aveva accluso un commento, uno solo. Si tratta di commento accorato, “da una cittadina di Ostra Vetere T.T.”, sul quale è possibile concordare in linea di massima. Molti spunti sono condivisibili, anche se una vena evidente li attraversa. L’autore o l’autrice è certamente schierato e fa anche lui una “riflessione”. Oh! Come riflettono bene, quelli che stavano all’opposizione. Anche la volta scorsa avevano fatto “riflessioni” (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/27299-ostra-vetere-perche-tacete-ora-voi-vecchi-consiglieri-della-vecchia-minoranza-sulla-rsa-). Stavolta il, o la, sedicente T.T. elogia i consiglieri dimissionari perché “hanno avuto coraggio di fermare tutto prima del baratro, forse potevano farlo prima ma come dice il proverbio, non è mai troppo tardi, perché è di questo che si mormora in paese, di un grosso debito ed è di questo che dovremmo temere, perché poi ci rimettiamo tutti, si tolgono i servizi e aumentano le tasse”. E, dopo aver fatto alcuni nomi di personaggi pubblici fra gli amministratori, afferma: “Siamo tutti dello stesso paese, ci conosciamo tutti”. Però, invece che dire chi è e come si chiama, preferisce indicare solo la sigla onomastica: T.T. Non sappiamo se davvero esiste un nostro concittadino o una nostra concittadina con simili iniziali, ma il fatto non è senza significato. A lui o a lei hanno poi fatto seguito tanti altri, in un crescendo di anonimie con l’uso di nomignoli improbabili, a coprire la vera identità degli autori. Ma erano tutti di una certa area politica contro un’altra. Ed è stata anche una brutta pagina di storia locale. Lanciare il sasso e nascondere la mano non è proprio il massimo del senso civico. Eppure anche questo è stato fatto. E pure peggio. Poi e successo quello che è successo e le parti si sono rovesciate. Adesso i critici di allora, che non si erano fatti scrupolo di usare l’anonimato, fanno le vittime dei tanti altri anonimi che spuntano come funghi. E mentre fanno le vittime, reprimono gli altri. Come fa ogni tirannia. Le stesse cose che un tempo venivano rimproverate alla maggioranza di allora, vengono ora praticate senza tanti riguardi da chi finalmente “è montato su”. Perché? A quegli anonimi di allora, che si nascondevano dietro a sigle e nomignoli improbabili, vorremmo chiedere adesso: perché tacete ora, voi anonimi critici di appena un paio di anni fa?
da montenovonostro |