Ci bacchetta l’Europa perché l’Italia farebbe troppo poco per i migranti e contemporaneamente tace sulle “manchevolezze” (diciamo così) delle altre nazioni europee che non solo non fanno quanto l’Italia, ma addirittura chiudono ogni ipotesi collaborativa, rifiutano di accogliere i migranti in transito. E ora, addirittura, una nazione europea, l’Ungheria, decide di costruire un muro alto 4 metri e lungo 175 chilometri per tutta la frontiera serba, per bloccare l’ingresso “ai negri”. Intervenuto dopo un bilaterale a Expo 2015, il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ha detto: “C’è bisogno di un approccio globale, ci vuole un nuovo governo in Libia che dia la caccia alle gang criminali, un approccio globale per lavorare con voi, con i vostri servizi di intelligence in Sicilia, dove noi metteremo gente e risorse per cercare di rompere il collegamento” fra immigrati e scafisti. Vabbè, ma poi? Non dice niente della politica praticata dal suo collega socialista francese, quell’Hollande che, sentito il vento elettorale, volta le spalle all’Italia e respinge i migranti? Quante facce ha il socialismo europeo? E con che faccia può dare lezioni a noi? Benedetta Europa, difficile da capire.

da montenovonostro