Ostra Vetere: Tra Internet e bannature, chiarisca meglio, signora Boldrini |
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Venerdì 19 Giugno 2015 20:46 |
Oddio, non è che finora abbia particolarmente brillato per acume politico, la presidente della Camera dei Deputati onorevole Laura Boldrini di SEL, che una volta attribuisce la proprietà della sede della sua istituzione parlamentare a una associazione di partigiani, definendoli “padroni della Camera” e un’altra avrebbe voluto la “damnatio memoriae” del nome “DVX” dall’obelisco del Foro Italico, attirandosi le smentite anche dal PD. Ma ha fatto addirittura scuola: proprio l’altro giorno i consiglieri
comunali della sua area politica hanno proposto e deciso di revocare una vecchissima deliberazione del Comune di Fossombrone che 91 anni fa aveva attribuito la cittadinanza onoraria nientepopodimenochè a Benito Mussolini. Cittadinanza onoraria che nessuno, per quasi un secolo, aveva mai pensato di revocare fin quando l’inconscio odio di parte, tenacemente covato sotto quasi un secolo di storia patria, ha finalmente prevalso e ora “buonanima” ha perso l’onorario titolo di fossombronese doc. Sai che soddisfazione. Tanto per dire dove arriva la mente umana. Ed ora la nuova: intervenendo alla presentazione annuale della relazione dell'Antitrust, la presidente Boldrini si è lasciata scappare un’altra perla: "Chi parla di preservare Internet come uno spazio libero e senza regole commette un errore. Le regole già ci sono, ma sono dettate da potenti soggetti economici o da Stati poco interessati ai diritti dei loro cittadini". Peccato che le regole ci siano davvero, ma sono quelle che disciplinano la vita della nazione in materia di libera espressione delle idee, peraltro chiaramente espressa anche nella Costituzione, non sono state dettate da potentati economici, secondo la fantasiosa intuizione boldrinesca, ma dalla istituzione che lei stessa presiede: la Camera dei Deputati. E mettono tutti e tutto sullo stesso piano: persone fisiche e persone giuridiche, diritti e doveri di ognuno. Che cosa può significare allora invocare una legislazione ulteriore, se non a introdurre limitazioni? “Basti pensare - ha continuato - alla smisurata influenza esercitata dai giganti della comunicazione, i cosiddetti Over The Top e non solo, al loro immenso potere commerciale: entrano nelle nostre vite, in modo apparentemente inoffensivo, ma con lo scopo di perseguire i propri interessi". E lei, invece, quali interessi pensa di portare con simili enunciazioni? Conosciamo bene quanto portano lontano simili motivazioni e ci fanno venire in mente le regole introdotte in nazioni, notoriamente attestate su posizioni "interventiste" in materia, come la Cina e l'Iran. Ma non c'è bisogno di andare tanto lontano. Ne abbiamo esempi piccoli piccoli anche noi, con ripetute bannature delle voci dissidenti, fino all’autocensura delle interviste malvenute e al diniego di fatto di fornire informazioni scomode, seppure doverose per legge. Questa non è libertà: è il suo esatto opposto. Tra Internet e bannature, chiarisca meglio, signora Boldrini.
da montenovonostro |