Scrive una nostra lettrice su un problema attualissimo, quello di una nuova tassa che, oltre ad essere odiosa come tutte le tasse, ha il sapore della beffa intollerabile, dopo quello che è successo un anno fa, il 3 maggio 2014, quando il Fosso del Vallone San Giovanni privo di manutenzione è esondato allagando le zone artigianali e industriali di Pongelli con danni gravissimi, basta pensare a cos’altro è successo a Pianello, e a Senigallia. Non avrebbe dovuto succedere se le sponde dei fossi e dei fiumi fossero stati curati a dovere. Vi avrebbero dovuto provvedere in molti enti pubblici e particolarmente il Consorzio di Bonifica, istituito nel 2004, ma che non ha mai fatto alcunché, salvo inviare in questi giorni i bollettini di una nuova tassa per finanziarsi, pensate un po’, proprio per il biennio 2014-2015, doppia tassa, anche arretrata, proprio per le cose che doveva fare e non ha fatto, provocando danni che non vuol pagare e anzi, chiede addirittura soldi ai danneggiati. Se non è un affronto questo … E perciò la nostra lettrice sollecita “montenovonostro” scrivendo: “Il mondo agricolo e dell'artigianato sono sul piede di guerra .A sorpresa, dopo gli ultimi pesanti pagamenti  dei i tributi in scadenza in questo periodo, sono arrivati i bollettini del Consorzio di Bonifica delle Marche . Sono riferiti al 2014 e 2015 . Il Consorzio di Bonifica ,e' bene ricordarlo, si  occupa dello sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio, la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e l'uso razionale delle  stesse. In sostanza, la sua attivita' e' quella della difesa del suolo dal dissesto idrogeologico e la valorizzazione delle risorse naturali. Il Consorzio di Bonifica Ente Pubblico Economico, obbligatorio,istituito nel Dicembre 2013 . Rispondente a Leggi Statali e Regionali. Per svolgere le sue funzioni , il Consorzio ,ha bisogno di soldi che gli arrivano dal contributo dei proprietari di aree agricole e di immobili artigianali, industriali e commerciali fuori dai centri abitati ,dai proventi degli impianti idroelettrici e  dai ricavi per la fornitura del servizio irriguo .Così' si legge . Un tempo ,per il settore agricolo, era il coltivatore che svolgeva le importanti funzioni di tutela e salvaguardia del territorio . Vivendo  sul territorio poneva  in essere, armonicamente ,tutte quelle azioni volte a prevenire il suo degrado , e, contemporaneamente, di adoperava per valorizzarlo. Ma ,oggi, con la evoluzione economica e tecnologica, le cose sono molto cambiate .... Ma la sicrezza del territorio con rifermento alla mitigazione del dissesto idreogeologico e del rischio idraulico non deve essere  garantita dalle Istituzioni  ?Insieme a tanti politici e forze sindacali  , ce lo chiediamo anche noi sapendo che anche il Genio Civile e' impegnato in tale ambito.Lo chiediamo , infine, a montenovonostro  perché si faccia chiarezza. Pagare o non pagare ?Questo,ora, e' il problema... Una lettrice". "montenovonostro" raccoglie la sollecitazione e si farà parte attiva verso le istituzioni del problema segnalato.

da montenovonostro