Ostra Vetere: Memè, Memè, ma co’ tùtto quèllo che c’avrìsci da penzà’, propio co’ quèsso hai da pèrde tèmpo? |
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Martedì 21 Luglio 2015 17:23 |
I giornali riportano oggi la sentenza della Corte dei diritti umani di Strasburgo che ha accolto le richieste di tre coppie omosessuali e condanna l’Italia al riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso, le cosiddette unioni gay. E subito nell’agone si è lanciata la Presidente della Camera Laura Boldrini di SEL: “Non possiamo continuare ad essere - ha detto Sua Evanescenza - un Paese malato di disuguaglianza, economica prima di tutto, ma anche sociale”. E poi: “Ora bisogna agire. Il Parlamento non può più rinviare, deve
esprimersi chiaramente su un tema così centrale. Farò tutto quanto è nelle mie facoltà perchè ciò avvenga”. E se dice così, c’è da temere, visti i precedenti. Ma non è sola: il Comune di Ancona proprio ieri ha detto sì alla trascrizione in Comune dei matrimoni gay contratti all'estero. Il Comune di Montemarciano aveva già adottato il Registro delle Unioni Civili fin da aprile di un anno fa e Senigallia, addirittura, a marzo del 2013: quando c’è di mezzo l’ideologia, il PD non si tira indietro. E così apprendiamo adesso che anche i piddini nostrani non vogliono rimanere indietro: con delibera n. 75 dello scorso 2 luglio 2015, la Giunta Municipale ha deciso l’approvazione del Piano Obiettivi 2015. E che cosa salta fuori fra le pieghe di quell’atto tenute tanto nascoste? Nientepopodimenochè la presentazione della proposta per l’attivazione del Registro delle Unioni Civili entro il prossimo 30 settembre. Memè, Memè, ma co’ tùtto quèllo che c’avrìsci da penzà’, propio co’ quèsso hai da pèrde tèmpo? Lo diciamo per tempo: non siamo d’accordo. “montenovonostro” non è d’accordo su questa attivazione. Non lo è perché immagina bene che dietro a una valanga di motivazioni libertarie si nasconde un disegno civile e sociale incondivisibile, nonostante la sentenza di Strasburgo, che sottende il matrimonio omosessuale e le adozioni gay. Ma non è d’accordo anche per un altro motivo: non è nella competenza e potestà del Comune alterare il quadro legislativo che disciplina la materia. Fino a quando non uscirà una legge nazionale, ogni iniziativa locale è solo velleitaria, mancando di effetti concreti, da cui è derivato il sostanziale insuccesso di analoghe iniziative, dimostrato dal numero di iscritti modestissimo o addirittura inesistente. Per usare le parole dell’avvocato senigalliese Maurizio Perini che a suo tempo espresse ogni contrarietà alla decisione assunta dal suo Comune: “La realtà è che alla base di queste iniziative c'è sempre una marcata carica ideologica che spinge a rivendicare e a pretendere una sorta di riconoscimento pubblico delle relazioni interpersonali, fino ad allargare, sulla scorta di presunte evoluzioni del costume sociale, il concetto di Famiglia, che è invece una società naturale fondata sul matrimonio e disciplinata dall’art. 29 della Costituzione. Talune forze politiche tentano di creare artificialmente e strumentalmente principi di accettazione delle diversità e delle libertà di scelta in materia di convivenza per anticiparne il riconoscimento statale. Una tale finalità, però, non rientra nella competenza degli Enti Locali, come ha costantemente ribadito la Corte Costituzionale. Secondo la Suprema Corte, infatti, simili provvedimenti sono del tutto privi di efficacia giuridica e di concrete funzioni, in quanto esorbitano in una inammissibile invasione della competenza esclusiva statale. Qualsiasi riferimento all'art. 29 della Costituzione o qualsiasi accostamento tra Famiglia e unione civile è quindi da ritenere inaccettabile, trattandosi di due fattispecie distinte e regolate da due diversi articoli della Costituzione. In altre parole, i Comuni non hanno il potere di sancire il riconoscimento delle convivenze di fatto, né tantomeno di operare una equiparazione fra le unioni civili e la Famiglia riconosciuta e tutelata dalla Costituzione”. “montenovonostro” concorda pienamente con le dichiarazioni dell’avvocato Maurizio Perini e non è d’accordo con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili che tu, Memè, vorresti introdurre anche a Montenovo. Tantomeno sarà d’accordo se tu volessi introdurre il matrimonio omosessuale e, men che meno, le adozioni di minori da parte di coppie omosessuali. Sono modelli civili e sociali che sfasciano la società, altro che garantiscono parità di diritti a tutti. Ci sono ben altre cose molto più importanti, Memè, che non sei nemmeno in grado di fare. Infatti non sei riuscito neanche a spendere tutti i soldi (pochi) che lo Stato ti consente di spendere per fornire opere pubbliche e servizi ai compaesani. Ti sono addirittura avanzati 303.000 euro che non sei riuscito a spendere. Addirittura hai dovuto rifare una delibera di Consiglio per rideterminare l’avanzo di amministrazione. E’ un’altra, la delibera, che dovresti adottare: ridetermina il Piano degli Obiettivi 2015, sostituendo quello del Registro delle Unioni Civili. Fa’ cose più utili e necessarie. Memè, Memè, ma co’ tùtto quèllo che c’avrìsci da penzà’, propio co’ quèsso hai da pèrde tèmpo?
da montenovonostro |