Roma: Ma com’è che il PD salva il senatore Azzollini? |
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Mercoledì 29 Luglio 2015 16:28 |
La richiesta di arresti domiciliari per l'ex presidente della commissione Bilancio del Senato, senatore Antonio Azzollini di NCD, è stata respinta oggi dall'aula di Palazzo Madama. La richiesta d’arresto era stata fatta dal giudice per le indagini preliminari di Trani lo scorso 10 giugno per l'inchiesta sul crac da 500 milioni di euro della casa di cura Divina Provvidenza di Bisceglie (Bari), di cui Azzollini è ritenuto amministratore di fatto. Il gip aveva ritenuto il "fondato pericolo" che il senatore, se lasciato libero, potesse "reiterare reati delle stessa specie di quelli ripetutamente commessi nella vicenda": associazione per delinquere, corruzione per induzione e bancarotta fraudolenta. Azzollini è indagato anche per presunti illeciti nell'appalto da 150 milioni per la costruzione (mai terminata) del porto di
Molfetta, città della quale è stato sindaco per molti anni. Ma l'Aula del Senato ha detto "no" agli arresti domiciliari per il senatore di NCD Antonio Azzollini. I "no" sono stati 189, i sì 96 mentre gli astenuti sono stati 17. Alla fine il senatore, per il quale la Procura di Trani aveva chiesto l'arresto, non andrà in carcere. A nulla sono serviti gli appelli della presidenza della Giunta per le autorizzazioni - che ha votato a favore dell'arresto - e dei mal di pancia della minoranza del PD, che non accetta di buon grado questo risultato. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Nell'Aula del Senato, alla lettura del risultato della votazione, si è levato un boato di disapprovazione, particolarmente dai banchi del M5S. La vicesegretaria nazionale del PD Debora Serracchiani ha dichiarato: “Resto convinta che la politica abbia il dovere di mantenere la massima trasparenza nei confronti dei cittadini e della giustizia. Temo che si sia persa un'occasione per dare un buon segnale di cambiamento". No, no, cara Serracchiani, il segnale di cambiamento è stato proprio dato. In peggio, ma è stato dato. In molto peggio, altrochenò. Siamo noi che ci chiediamo: dove è andato a finire il partito dei lavoratori che difendeva sempre l’operato dei giudici? Com’è? Stavolta non ce hanno la ragione i giudici? Sarà perché il senatore appoggia il governo che traballa al Senato? Viene prima la giustizia uguale per tutti o la convenienza solo per la parte del PD? Ma com’è che il PD ha salvato il senatore Azzollini?
da montenovonostro |