Ostra Vetere: Quand’è che ce li farai arrivare, Memè? |
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Giovedì 06 Agosto 2015 22:19 |
Si susseguono quotidiane notizie che lasciano presagire l’eventualità dell’arrivo in zona (nella rossa Arcevia ci sono già), e forse anche da noi, che ugualmente rossi (putroppo) siamo, di una aliquota di immigrati da ospitare. Quand’è che ce li farai arrivare, Memè? E’ quasi frenetica l’attività del tuo partito, come del rosso presidente delle nostra rossa regione, tutti ugualmente impegnati a spiegare la doverosità dell’evento, che ormai anche noi ci siamo
rassegnati all’idea. Non sappiamo se anche i nostri compaesani hanno fatto e faranno altrettanto. Ma tu potrai sempre sincerartene, ascoltando un po’ in giro. Ma se li farai ospitare sulla RSA, come si vocifera, noi non saremo d’accordo. In ogni caso preparati, perché ci daranno da fare. E daranno da fare anche a te. Per questo ti suggeriamo di fare tutte le cose a puntino: cerca di sapere per tempo se sono stati identificati e se hanno documenti di identificazione e documenti sanitari con loro. Sai che in giro cresce la preoccupazione per le possibili malattie contagiose, e se proprio dovessero arrivare, cerca di accertarti per tempo che non abbiamo nemmeno la rogna. Si, insomma, la “scabbia”, o la tubercolosi. Vedi che in questi giorni attorno a questo problema si sta interessando anche il collega del tuo stesso partito, quell’Ignazio Marino, che malevoli commentatori dopo Mafia Capitale apostrofano come “Ignorazio Magnino” facendo un po’ di confusione con le sillabe, che proprio non se ne vuole andare dalla rossa Roma. Tenace. Però dice che Roma non ce la fa più ad accogliere migranti: “C’è sovraffollamento e rischio Tbc”. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha espresso i suoi timori in Commissione Immigrazione alla Camera. Un inversione di rotta a 360° rispetto al passato. A preoccuparlo sono sopratutto i Rom, quasi 8 mila sul territorio capitolino e “che non mandano i bimbi a scuola”. “Sono d’accordo che si debba superare il sistema dei campi – ha detto il primo cittadino – ma la maggioranza della popolazione romana ha una fortissima resistenza ad offrire loro la possibilità di avere case popolari”. Un po’ come da noi, dove già qualcuno teme che tu possa usare i nuovi appartamenti delle case popolari vicini al Comune per ospitarli invece che alla RSA. E poi i rifugiati – ha detto ancora Marino - “vengono da luoghi dove proliferano ceppi della tubercolosi resistenti agli antibiotici. Sono stato rassicurato perché ci sono cinque livelli di controlli”. Ecco, Memè, ci raccomandiamo, fai fare per tempo e per bene tutti i controlli sanitari. Poi c’è un altro problema che dobbiamo segnalarti: dal gennaio 2014 in Veneto sono transitati 14.708 migranti. Attualmente, come ha spiegato il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, profughi o clandestini che siano, in Veneto ne sono ospitati 5.688. Che fine hanno fatto gli altri novemila? Cuttaia ha spiegato che le quote di migranti da ospitare sono aumentate: più arrivano barconi carichi di gente e più i comuni devono farsene carico. Ogni volta che arrivano 10mila nuovi migranti, le quote regionali vengono riviste. È così che i 579 Comuni del Veneto sono chiamati ad aprire le porte. Solo che la stragrande maggioranza dei sindaci non ne vuole sapere. Toccherà anche alle Marche. E tu che farai, Memè? Farai come i sindaci veneti e come il sindaco di Roma? Oppure ce li farai arrivare e basta? E se dovessero scomparire, non è che ci toccherà andarceli anche a cercare? Quand’è che ce li farai arrivare, Memè?
da montenovonostro |