Se non fosse per la gravissima tragicità della notizia, verrebbe da esprimere soddisfazione: “montenovonostro” anticipa sempre i tempi. Intuisce con largo anticipo l’evoluzione dei tempi e dei fatti e avverte sempre. In decine di casi è stato così. Basta rileggersi i comunicati che settimanalmente “montenovonostro” diffonde. Eppure stavolta non siamo soddisfatti. Di mezzo c’è stata infatti una tragedia in Sicilia e uno spavento a Fabriano. Stiamo parlando dei cinghiali e dei gravi danni che procurano all’agricoltura, tanto che avevamo scritto un comunicato il 27 luglio, segnalando poi il caso ai consiglieri regionali marchigiani il 30 luglio, cui aveva prontamente risposto il 4 agosto scorso il consigliere regionale PD Enzo Giancarli. Ma ora arrivano due ben più tragiche notizie, a conferma dei timori espressi da “montenovonostro”. Un uomo e una donna in vacanza a Cefalù (Palermo) sono stati aggrediti dai cinghiali. L'uomo, Salvatore Rinaudo di 77 anni, è morto a seguito delle gravi ferite. La donna, Rosa Rinaudo, 73 anni, si trova invece nell'ospedale della cittadina normanna, dove è stata trasportata dal 118, con una prognosi di 15 giorni: ha riportato diverse ferite ma non sembrerebbe in pericolo di vita. I due, marito e moglie, si trovavano in una casa in campagna in contrada Ferla, sulle colline, a qualche chilometro dal centro abitato. Sui loro corpi i medici hanno constatato segni evidenti di morsi degli animali. La seconda notizia è meno tragica, ma ugualmente drammatica e più vicina alla nostra realtà. A Fabriano è scattata la paura durante il pranzo all'aperto. Tre cinghiali di 100 chili giravano ieri alle 13 al Parco Merloni. Il quartiere Campo Sportivo, da mesi, è oggetto di numerose visite di questi animali selvatici che arrivano in città in cerca di cibo. A dare l'allarme alcune mamme che facevano un pic-nic insieme ai figli piccoli e che hanno visto spuntare i cinghiali a pochi metri. "Siamo corsi in auto - raccontano - perchè non conosciamo la loro reazione e avevamo cestini pieni di cose da mangiare”. Prima che succedano altri casi così drammatici sarà il caso di provvedere al censimento degli animali e alla loro localizzazione, come si fa con altri animali selvatici attraverso il collare radio come si fa con lupi ed orsi. Ma chi dovrebbe provvedervi, se non quel Corpo Forestale dello Stato che la “deforma” Renzi della Pubblica Amministrazione vorrebbe sopprimere e accorpare ad altre Forze Armate? Anche di questo avevamo trattato nel precedente comunicato del 5 agosto. Evòja a di’ "defòrma".

da montenovonostro