Ostra Vetere: Come dimostrano le statistiche su furti, rapine e pessimi esempi |
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Giovedì 13 Agosto 2015 21:50 |
Invochiamo la “giustizia”, come è giusto che faccia chi l’ha iscritta nei tre principi fondamentali della propria azione civile e sociale, che sono Libertà, Autonomia e Giustizia. Giustizia, appunto, è il grido che sale da una comunità vittima di una giustizia zoppa, malamente ammannita da uno Stato per un verso imbelle e, per un altro, “complice” di uno sfascio civile e sociale che sembra inarrestabile. Educati al dovere della rettitudine, male ci adattiamo alle furbesche illazioni
giustificazioniste sui "mali" della società, che non sarebbero altro che la conseguenza delle "colpe" della società. Solo che la società non è altro che il primo motore, ma anche l’esito finale, dell’azione dello Stato. E uno Stato imbelle e complice non può fare altro che produrre una simile società, come peraltro ogni società ha il governo che si merita. E’ il gioco a doppio incastro, a duplice effetto, motore e azione di ciò che è stato prodotto e voluto. E’ così perché da troppo tempo nessuno più predica la Giustizia, quella vera, che impone comportamenti sociali “sani” e non “deviati”, “seri” e non “fantasiosi”, “retti” e non “trasgressivi”, "sobri" e non "eccessivi". E il quadro conseguente è quello che le statistiche oggi ci offrono: secondo l’ultimo rapporto del Censis negli ultimi 10 anni in Italia è più che raddoppiato il numero dei furti e sempre più spesso i criminali non sono nostri connazionali. Un reato su due è commesso da uno straniero e se si considera che gli immigrati rappresentano meno del 10% della popolazione, si fa a presto a fare considerazioni destinate a riaccendere lo scontro fra i favorevoli e contrari all’immigrazione. Sono 689 al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti: è questo il bilancio allarmante del furti in abitazione commessi nell’ultimo anno. Questa tipologia di reato ha registrato un aumento record. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 226,7%. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%). Contro simile fenomeno vi provvede forse adeguatamente lo Stato? Ma quando mai: su 10 furti, ben sette rimangono impuniti. L’impunità è un’ingiustizia e reclama provvedimenti. Ma quali provvedimenti potrà mai adottare lo Stato se a governarlo è questa classe politica inqualificabile? Ecco una seconda statistica illuminante: tra inquisiti e condannati, siedono in Parlamento ben ottanta “padri della patria” con conti aperti con la giustizia. Con simili requisiti, da simili “padri” quali “figli” dovremmo mai aspettarci? Ecco perché è ora di invocare pulizia a tutti i livelli. Solo così si farà Giustizia. Altrimenti dovremo continuare a soggiacere alla presente immorale condizione, come dimostrano le statistiche su furti, rapine e pessimi esempi.
da montenovonostro |