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Home Comunità montenovonostro Ostra Vetere: Ancora sui cinghiali da una nostra lettrice
Ostra Vetere: Ancora sui cinghiali da una nostra lettrice PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Agosto 2015 22:32

Ostra Vetere Ancora sui cinghiali da una nostra lettriceFacendo seguito alle notizie che si accavallano in queste ultime settimane e che riguardano i danni a persone e cose, e particolarmente alle colture agricole, da parte dei cinghiali non solo nelle nostre zone, una lettrice ci gira un comunicato che dice: “Marche, caccia: nuove modalità di gestione per le aree di rispetto. Pieroni: "Un'efficace risposta alle numerose ed eterogenee istanze del territorio marchigiano". Nuove modalità per la gestione delle Aree di rispetto a protezione della fauna selvatica, dell’ equilibrio ambientale e per la disciplina dell’attività venatoria. Lo stabilisce una delibera di Giunta proposta dall’assessore allaCaccia, Moreno Pieroni: “Si tratta – spiega – di una delibera auspicata da tempo dagli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.) e dalle Associazioni Venatorie Regionali che potranno assicurare pertanto una più efficace risposta alle numerose ed eterogene istanze del territorio marchigiano”. Le aree di rispetto rappresentano dei veri e propri istituti faunistici destinate ad incrementare le presenze della piccola fauna stanziale di interesse venatorio come fagiano, starna, coturnice e lepre. Dovranno essere prese tutte le misure necessarie per tutelare gli animali oggetto di divieto caccia con specifici piani di gestione che dovranno essere presentati alla Provincia entro il 31 marzo di ogni anno. Gli Ambiti Territoriali di caccia potranno quindi stabilire il divieto dell’esercizio venatorio, in una o in tutte le sue forme, nei confronti di una o più specie, ma non a tutte, oppure prevedere li-mitazioni di prelievo subordinato alla redazione di specifici piani di abbattimento. Resta la pos-sibilità di intervenire per il controllo delle specie in sovrannumero. L’accesso sarà comunque consentito a tutti gli iscritti nell’ATC di riferimento nel rispetto delle modalità contenute nei piani di gestione. Un’importante novità, così come avviene nelle altre Regioni italiane, è che nelle Aree di Rispetto sarà consentita la cattura di fauna selvatica stanziale ai soli fini del ripopolamento così come lo sarà l’attività cinofila nei periodi indicati dal calendario venatorio e da eventuali provvedimenti regionali. La durata delle aree non sarà superiore a tre anni dalla data della loro istituzione. I confini perimetrali dovranno essere delimitati da tabelle di colore giallo recanti la scritta ‘Area di rispetto – caccia regolamentata – L.R. 7/95 ART. 10 BIS’. Una lettrice". In effetti, come abbiamo reiteramente documentato (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/28448-marche-lassessora-bora-gira-la-nostra-segnalazione-sui-cinghiali-allassessore-competente-pieroni), in questi giorni si susseguono ripetute segnalazioni e commenti. A quelli già citati, si sommano anche gli ultimi casi, tra cui singolare quello accaduto a Corridonia nel maceratese: “Non è un semplice cinghiale, è uno di famiglia. L’ho chiamato Balotelli, come il calciatore, e i miei nipotini vanno matti per lui. Non posso accettare che me lo portino via”. A parlare è il padrone del cinghiale sequestrato nei giorni scorsi dalla Forestale, seppure non comprendiamo come possa definirsi un cinghiale “uno di famiglia”. Ma che famiglia è quella? Intanto una nuova notizia giunge dal meridione d’Italia. Perché l'emergenza cinghiali in Sicilia continua: dopo la tragica morte del pensionato di Cefalù si registra un nuovo attacco - per fortuna non fatale - a Nicosia, in provincia di Enna. Stavolta la vittima è un allevatore di 31 anni, Alessandro Scardino: stava andando a controllare il bestiame in contrada Graffagna, zona limitrofa alla riserva naturale orientata di monte Campanito Sambughetti, quando è stato aggredito da un grosso suino selvatico che lo ha scaraventato in terra, e quindi lo ha nuovamente caricato. L'uomo, particolarmente alto e robusto, è riuscito a colpire ripetutamente a calci il grosso animale, mentre accorrevano suo fratello e altre persone, richiamate dalle grida. Il cinghiale a qual punto è fuggito e si è inoltrato nella vegetazione. Ci sembrano quindi più che sufficienti gli esempi per insistere con la Regione a chiedere una disciplina solutiva della materia. Per questo scriveremo ancora ai consiglieri regionali.

da montenovonostro

 

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