Ostra Vetere: Per primi i morti e poi anche i danni agli agricoltori |
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Venerdì 21 Agosto 2015 22:36 |
Da ormai tre mesi andiamo documentando i danni provocati dai cinghiali che non si limitano solo alle colture agricole, ma purtroppo anche tragedie nelle quali alcuni hanno perduto la vita, sia per attacchi personali che per incidenti stradali. Come a Cefalù dove è morto azzannato Salvatore Rinaudo e la moglie Rosa è stata gravemente ferita, a L’Aquila dove è morto Cristian Carosi, a Castellina Marina dove è deceduto Domenico Fedele, o anche a Fabriano, a Portonovo, a Corridonia, e a Nicosia, per fortuna senza vittime. Ebbene ora siamo
costretti a leggere un comunicato dell’Ente Nazionale Protezione Animali che difende a spada tratta i cinghiali "contro le dichiarazioni allarmistiche sugli assalti della fauna selvatica, rese da chi dovrebbe impegnarsi in prima persona con comportamenti corretti e con gli strumenti che la scienza mette a disposizione, oltre che con una corretta gestione dei propri animali, sono basate sul nulla e sono prive di senso”. «Anzitutto - prosegue l'Enpa - dobbiamo ricordare che lupi e tassi sono specie particolarmente protette e che quindi non possono essere oggetto di abbattimenti, mentre per gli altri, oltre venti anni di uccisioni non hanno sortito alcun effetto: è il momento di cambiare politica tra l'altro non ha senso chiedere lo sterminio (impossibile per legge) proprio di quella specie, il lupo, che, svolge un ruolo fondamentale nell'equilibrio della biodiversità, e in particolare nel controllo del cinghiale». «Siamo favorevoli al rimborso dei danni agli allevatori e ad agli agricoltori soltanto se i danni sono stati verificati, ma tutti devono rispettare le leggi e le regole: non possiamo pretendere di vivere in un mondo di "plastica", la biodiversità è una ricchezza per il territorio e per gli uomini. Le campagne di sterminio, rappresentano "una presa in giro" perché sono una misura inadatta a risolvere possibili e presunti problemi causati dai selvatici. Lo ha confermato di recente anche il Governo con una risoluzione. Le soluzioni ci sono, ma evidentemente, per favorire la lobby venatoria, gli amministratori non vogliono applicarle». Ecco, di fronte alle tragedie che si sono verificate in questi giorni e che abbiamo puntualmente documentato, “montenovonostro” non ha dubbi: “basate sul nulla e prive di senso” non sono le dichiarazioni di chi lamenta morti e danni, ma di chi chiude gli occhi e non vuol capire. Difenda pure tutti gli animali che vuole, se crede che questi soli siano al vertice degli interessi generali. D’altra parte ognuno ha gli “amici” che si merita. Noi pensiamo invece che in capo agli interessi generali, in questi casi, devono esserci per primi i morti e poi anche i danni agli agricoltori.
da montenovonostro |