Bologna: Guerra ideologica tra FIOM e PD per la Festa dell’Unità |
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Mercoledì 16 Settembre 2015 17:43 |
Non è più la cinghia di trasmissione del partito dei lavoratori. Da un po’ la CGIL e la FIOM, il sindacato di sinistra sempre vicinissimo al partito che fu di Berlinguer, prende le distanze e avverte, per bocca di Bruno Papignani, leader della FIOM Emilia Romagna, che lancia un appello a tutta la CGIL: “Basta stand CGIL alla Festa dell’Unità. Il PD di Renzi è di destra”. Ed è
rottura. Non che ci interessi più di tanto la coerenza interna di un partito che continua a fare Feste dell’Unità, quando l’unità è già in frantumi. Però è curioso che accada. Secondo il segretario regionale delle tute blu, Papignani, il partito guidato da Matteo Renzi “è contrario ai lavoratori e lo dimostra la posizione assunta dal presidente del Consiglio. Quando un leader dice che a Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrisler, si dovrebbe fare un monumento, mi pare che abbia scelto un modello sindacale, quello, appunto, di Marchionne, che però punta a fare fuori il sindacato. Allora, bisognerà che facciamo fuori Renzi”. Nel mirino di Papignani, però, c’è anche l’attaccamento di molti sindacalisti alla Festa dell’Unità. Tra cui, i numerosi volontari tesserati alla Camera del Lavoro. “Molti di voi – scrive su Facebook – sono ancora legati a quelle cose, ma quando vedo che la CGIL è alla Festa e viene definita associazione, non so cosa ci andiamo a fare. Non volantiniamo nemmeno contro il Jobs Act, come avevo proposto. Se vogliamo creare una cultura diversa, dobbiamo essere coerenti”. Coerenti con coerenza, appunto. E uniti con unità.
da montenovonostro |