Quali economie di scala in un Comune di 8.000 abitanti anziché 3.500? (“economie di scala”, in termini di scienza economica, significa che una cosa grande costa meno di tante cose piccole, come le scatole dei pomodori da un chilo rispetto a quelli di 250 grammi: quattro di queste piccole costano di più di una sola grande di pari peso). Che cosa ci guadagna Montenovo a diventare una piccola frazione di Montalboddo? (cioè, una scatola di pomodori rossi piccola, rispetto a una scatola di pomodori grande, ma sempre rossi?). E quanto ci rimette, invece? Non sono domande retoriche, anche se la risposta l’abbiamo già data, collocando al centro dei nostri tre pilastri ideologici quell’Autonomia che tu, Memè, stai smatellando. L’Autonomia è un bene preziosissimo, che le generazioni passate hanno conquistato e difeso per secoli, consegnandocela intatta fino a qualche anno fa. Assistiamo sgomenti agli attacchi cervellotici mossi alla nostra Autonomia da chi non rispetta
la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra identità. E’ dal Medioevo che Montenovo è una comunità libera e autonoma, da ben novecento anni, talmente libera e autonoma che era riuscita a farsi riconoscere perfino il “mero e misto impero sovrano”, cioè esercitava in proprio la Giustizia in ogni grado di giudizio, fino alla pena di morte. Che per fortuna non c’è più per i cittadini, ma che invece quest’epoca di scellerate “deforme” vorrebbe decretare per l’autonomia di Montenovo. Non siamo d’accordo e non lo saremo mai. Montenovo prima di tutto. E’ questo il programma di “montenovonostro”, che vuole Libertà, Autonomia e Giustizia, come ha sempre detto fin dall’inizio. Come fai tu, Memè, a voler invece far morire la libertà e l’autonomia, soffocando ogni anelito di giustizia civile cui noi aspiriamo? Per sapere a che cosa ci stai esponendo, Memè, basta che vai a leggere tutto quello che scrivono sui giornali i consiglieri comunali e i cittadini di Monterado e Castelcolonna, ormai irreversibilmente ridotti a piccole frazioni di Trecastelli. Sempre rosse, comunque, come le scatole dei pomodori da 250 grammi di cui si diceva prima. E’ solo Ripe (la scatola di pomodori rossi da un chilo) che fa le carte e le altre se ne lamentano. Eppure hanno fatto passare il referendum per la fusione senza battere ciglio: l’aveva voluto il PD. Ma l’avevamo detto per tempo, noi di “montenovonostro”, che quella fusione era un errore, che avrebbe fatto non Trecastelli, ma TreCestelli buchi da perdere acqua da tutte le parti. Non ci hanno ascoltato e adesso si lamentano (http://www.valmisa.com/index.php?option=com_content&task=view&id=4866&Itemid=1). I loro lamenti rafforzano le nostre convinzioni, ma vorremmo sperare che convincano anche i nostri compaesani a prendere le distanze da ogni ipotesi di fusione voluta dal PD e aiutare noi a difendere la nostra Autonomia. Già un piccolo esempio di cosa ci aspetterebbe possiamo trarlo dalla lettera allegata. E’ la comunicazione con la quale un disabile si è dovuto recare non nel nostro Municipio, che dovrebbe essere ancora la sede del nostro libero e autonomo Comune, bensì in quello del Comune di Ostra per rinnovare un semplice contrassegno di parcheggio per disabili. A convocarlo laggiù, un “Comando di Polizia Locale Associato”, con tanto di altisonante Comandante Capitano dei Vigili, perché non c’è più questo servizio a Montenovo, che pure la guardia municipale l’ha sempre avuta per secoli, anche senza l’ampolloso titolo di Capitano Comandante. L’hai trasferito tu, Memè, a Ostra, questo servizio. Per questo il nostro disabile non è potuto venire qui a Montenovo, ma è dovuto andare là, a Montalboddo, facendosi accompagnare. E non basta, perché dovrà tornarci la settimana prossima a ritirare il nuovo contrassegno, quando sarà pronto. Perché la prima volta che c’ è andato non c’era il Capitano Comandante dei Vigili. C’era solo un vigile, come ci sarebbe stato a Montenovo se tu, Memè, non avessi sbolognato il servizio, regalandolo a Ostra per farci diventare solo una frazione (rossa, ma di rabbia, non per i pomodori, che molti saprebbero a chi tirarli, sia da 250 grammi che da un intero chilo). Lo capisci? Ci farai diventare frazione, da Comune autonomo che siamo sempre stati. E per ritirare un semplice permesso hai fatto fare tanta strada a un disabile, che dovrà addirittura tornarci un’altra volta a ritirarlo la settimana prossima, quando il signor Capitano Comandate l’avrà firmato, bontà sua. Ma ti rendi conto? Due scomodi viaggi fuori paese per un pezzo di carta che avrebbe potuto essere spedito addirittura per posta. E invece Ostra (o Montalboddo, che fa lo stesso) l’ha convocato e gli ha fatto macinare chilometri solo perché così imparasse bene chi è che comanda adesso a casa nostra. E’ una provocazione, Memè, una provocazione che ci hai preparato tu. Stavamo tanto bene da soli e avevamo tutto. Ma un pezzo alla volta stai smontando il paese. Quali sarebbero allora i vantaggi che ci portano queste tue idee e quelle del rosso PD? Quali economie di scala in un Comune di 8.000 abitanti anziché 3.500?
da montenovonostro |