Ostra Vetere: Come si smantella un paese |
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Mercoledì 30 Settembre 2015 19:18 |
”Come si smantella un paese”. Così si intitola un recentissimo messaggio facebook del “Patto per Ostra Vetere”, che riprende un nostro comunicato con il quale, scrivendo lunedì scorso al sindaco ostraveterano e ai consiglieri regionali marchigiani dopo gli interventi sulla stampa del consigliere regionale PD senigalliese Volpini, presidente della Commissione regionale Sanità, abbiamo chiesto la restituzione della RSA di
Ostra Vetere solo provvisoriamente trasferita a Corinaldo (http://www.ccpo.it/comunita/montenovonostro/29173-ostra-vetere-lettera-aperta-al-sindaco-e-agli-amministratori-regionali-per-la-restituzione-della-rsa). E’ vero, il paese si mantella in molti modi. Si mantella mandando incautamente a carte quarantotto quello che c’era e che c’è. O meglio, che c’è rimasto, prima che scompaia anche quello. Che brutta storia, quella che viviamo. E se continua così, sarà ancora più brutta. A noi non interessano gli scontri e le contrapposizioni politiche, ma l’interesse del paese sì, e su questo ci aspettiamo che ognuno faccia la sua parte. Non è certamente interesse del paese assistere passivi allo smantellamento dei servizi essenziali. Non è certamente interesse del paese lasciarli smantellare da altri di fuori. Non è certamente interesse del paese lasciare che proprio gli amministratori locali li smantellino da dentro. Non è certamente interesse del paese tacere di fronte a tutto questo, senza far sentire le voci del dissenso. E ben sapendo che le voci possono rimanere solo chiacchiere inconcludenti, noi non vogliamo lasciare da sole le voci e le mettiamo pubblicamente per scritto: “Verba volant, scripta manent” dicevano i latini, “Carta canta” si diceva e si dice anche adesso. Per questo abbiamo scritto al sindaco, come l’abbiamo fatto altre volte, purtroppo senza grandi risultati e, quel che è peggio, anche senza risposte. Ma non è da mute statuine che ci si può attendere utili soluzioni. Noi, che non siamo mute statuine, parliamo e scriviamo. Chi non è muta statuina, faccia altrettanto. Non per sé, né per noi, bensì per il paese. Solo se il dissenso sarà corale e plurale potrà avere qualche speranza per Montenovo. Il contrario, invece, servirà solo ad assistere, purtroppo, a come si smantella un paese.
da montenovonostro |