Roma: Gli scontrini di Marino che si scontrano con la rappresentanza? |
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Mercoledì 07 Ottobre 2015 16:27 |
Non finisce di stupire la sconcertante vicenda dell’Ignaro Marino, sindaco per caso, al centro di un turbine di polemiche dopo le sue gite all’estero per presunti motivi istituzionali. In una nota, il primo cittadino della Capitale ha ricordato di essere stato lui "a mettere on-line tutti gli atti di cui si parla in queste ore. Dopo gli anni opachi e neri è la mia amministrazione ad aver portato trasparenza" e annunciando la volontà di rimborsare di tasca sua tutte le spese sostenute dal Comune di Roma, rinunciando anche alla carta di credito intestata al Comune. La volontà di pagare di tasca propria è stata annunciata dal sindaco Marino durante la riunione di giunta. "In questi due anni ho speso
con la carta di credito messa a mia disposizione dal Comune meno di 20.000 euro per rappresentanza, e li ho spesi nell'interesse della città. E' di questo che mi si accusa? Bene, ho deciso di regalarli tutti di tasca mia a Roma e di non avere più una carta di credito del Comune a mio nome". Ma c’è già chi va spulciando gli scontrini pubblicati, per scovare incongruenze e sollevare dubbi. Sono tutti gli scontrini? Ma allora, era stato ospite gratuito di coloro che lo avevano invitato, o no? Ci sono tutte le spese di rappresentanza o manca qualcosa? Per pranzi e cene dice di aver invitato illustri personalità nazionali e internazionali e che in America durante la visita del papa era stato invitato da questo e da quello. Ma spunta una gran confusione di date e luoghi, con tante personalità che smentiscono le sue affermazioni, papa compreso. Marino, Marino, ma allora le cose come stanno? E se era davvero tutto a posto, come mai adesso (e solo adesso) vuoi restituire quegli importi delle spese di rappresentanza? Non sarà perchè sono gli scontrini di Marino che si scontrano con la rappresentanza?
da montenovonostro |