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Home Comunità montenovonostro Roma: Domani digiuna Giovanni
Roma: Domani digiuna Giovanni PDF Stampa E-mail
Venerdì 09 Ottobre 2015 16:17

Roma Domani digiuna GiovanniUn detto popolare che sottintende la malizia del temporeggiatore diceva “Domani digiuna Giovanni”. Domani, non oggi, e vai a vedere quale domani sarà, forse mai, perché il domani di domani è dopodomani e, procedendo di rinvio in rinvio, il digiuno andrà a farsi benedire. Pare il caso dell’ex sindaco romano, quell’Ignaro Marino che voleva arrivare al 2023 e invece si è fermato prima. O meglio, l’hanno fermato prima, proprio i suoi, i compagni di cordata, che lo hanno legato al palo mentre continuava a “zompare” bizzarramente. Stop, galoppata finita. Di Marino non si parlerà più. Ma forse sì, perché Marino non è poi così “teutonico” da fare quel che dice. Vuoi vedere che ci ripensa? Aveva annunciato le dimissioni, ma solo dopo che gli si era dimessa mezza Giunta per costringerlo ad andarsene. S’è dimesso il vicesindaco, e poi due assessori e infine un altro assessore ancora. Tutto per una serie di scontrini per pranzi e cene a spese del Comune di Roma. Vuoi vedere che stavolta Marino dovrà digiunare? Non ha più la carta di credito del Comune per andare al ristorante, con l’ambasciatore del Vietnam, o con la moglie, oppure con Sant’Egidio, certo non con il papa, che l’ha sbugiardato in volo. E così ha fatto il bel gesto: donerà a Roma 20.000 euro di tasca propria. Oddio, di tasca propria non proprio: non è una donazione che fa a Roma, è una restituzione, non una donazione. Ha speso per mangiare a spese altrui e anche se rimborsa il conto, non si priva mica di niente: in cambio ha già mangiato e quel che ha mangiato non lo potrà mai restituire. Al massimo potrà restituire gli scontrini. Oppure no, perché saranno stati allegati ai rimborsi spese di rappresentanza, che non potrà più fare. E così davvero Marino dovrà digiunare. O forse no. Forse riuscirà a fare come Giovanni: digiunerà un domani. Chissà quale. Ci ha ripensato. Intanto non si dimette più. Almeno non subito, forse domani, appunto. Oppure lunedì, se nel frattempo non avrà cambiato idea. Ma forse anche dopo, chissà. Intanto annuncia che avrà comunque 20 giorni per ripensarci e rinunciare alle dimissioni. Vedrà. Domani digiuna Giovanni.

da montenovonostro

 

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