Roma: Marìno, Marìno, Marìno, te vòjo al più presto arvotà’ |
|
|
|
Lunedì 12 Ottobre 2015 17:13 |
Ignazio Marino ha formalizzato le dimissioni da sindaco di Roma. Da domani scattano i 20 giorni previsti dalla legge, passati i quali le dimissioni saranno esecutive e irrevocabili. Il 2 novembre, dunque, Marino decadrà dall'incarico. Stamattina i suoi sostenitori si sono riuniti davanti alla sede del PD e crescono le adesioni alla petizione online che chiede al sindaco di ripensarci: oltre 40mila che su Change.org gli chiedono di non
dimettersi. Intanto Marino ha firmato l'atto di costituzione di parte civile del Comune nel procedimento penale contro 5 imputati nell'inchiesta Mafia Capitale. Il procedimento inizierà il 20 ottobre e Marino ha espresso la sua ferma intenzione di partecipare alla prima udienza in veste di sindaco. Poi il primo cittadino, zaino in spalla, è uscito da un ingresso secondario di Palazzo Senatorio e si è subito infilato in auto. Non ha rilasciato dichiarazioni. Sembra però che Ignazio Marino sia pronto a correre di nuovo nelle elezioni di primavera, questa volta "mai più con il PD", come gli chiedono i suoi fan, e forte di una sua lista civica. Un'ipotesi che fa tremare un PD a Roma già logorato. Ma ad aspettare Marino ci sono anche gli sviluppi dell' inchiesta aperta dalla Procura dopo "lo scandalo degli scontrini", che ha spinto il PD a metter la croce sopra il sindaco "marziano". Marino rischia di essere indagato per peculato per una serie di rimborsi spese contestati e già oggi scatterà l'attività istruttoria. E’ storia diffusa nel PD, quella degli scontrini per pranzi e cene tutt’altro che di rappresentanza, anche se sono in tanti che ora cantano: Marìno, Marìno; Marìno, te vòjo al più presto arvotà’.
da montenovonostro |