Provincia_Ancona.jpg

Login

Chi è online

 279 visitatori online

Utenti registrati Online

No
Home Comunità montenovonostro Firenze: Corte dei Conti apra inchieste sugli scontrini di Renzi
Firenze: Corte dei Conti apra inchieste sugli scontrini di Renzi PDF Stampa E-mail
Martedì 13 Ottobre 2015 16:17

Firenze Conte dei Conti apre inchiesta sugli scontrini di RenziChiuso, con le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, il fronte romano, sulle note spese di rappresentanza dei pubblici amministratori PD, si apre un fronte fiorentino che riguarda direttamente il premier Matteo Renzi, che dal 2004 al 2014 è stato presidente di Provincia e sindaco di Firenze, spendendo non poco in cene e viaggi. La Corte dei Conti ha aperto un’indagine poichè non c’è traccia dei rendiconti delle sue spese da sindaco di Firenze (2009-2014).  Tutto è partito dalle dichiarazioni del ristoratore fiorentino Lino Amantini, il titolare del ristorante “Da Lino”, rifugio preferito da Matteo Renzi per pranzi e cene negli anni in cui era presidente della Provincia prima e sindaco di Firenze poi, intervistato dal Fatto Quotidiano. Amantini ha raccontato un Renzi che a cena raggiungeva conti da 1.000 euro, facendo pagare le fatture al Comune. “Matteo era sempre qui, mai solo e portava la qualunque. Amici, familiari. Ricordo benissimo che tre giorni prima di avere l’ultimo figlio venne con l’Agnese qui, aveva il pancione - ha detto al Fatto Quotidiano il ristoratore Amantini - Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un’infinità. E poi si mandava la fattura direttamente in Comune. Infatti da quando Matteo è andato a Roma m’è calato parecchio l’incasso”. Dopo aver letto l’intervista di suoi pranzi e cene a spese della Provincia e del Comune di Firenze, Renzi si è messo in contatto con il Fatto Quotidiano via sms: “Io – ha scritto – ho messo online tutte le spese, per primo in Italia. E tutte le volte che ho mangiato con mia moglie e la mia famiglia ho pagato di mio, come è ovvio. Sia da Lino che da altri. Peraltro tutte le mie spese dal 2004 al 2013 sono state al vaglio nome per nome, pranzo per pranzo, di Pm e Corte dei conti. Non è possibile che Lino dica che il Comune pagava le mie cene con mia moglie (che poi saranno stati tre o quattro pranzi quando lei insegnava in città). Perché lui voleva offrirmeli e io proprio per questo insistevo per pagarli. Io certe cose non le faccio”. Solo che il dettaglio delle spese di rappresentanza sostenute negli anni di Renzi sindaco non è possibile conoscerlo. Non solo online non si trova, salvo alcune voci generiche e prive di dettagli sulle spese. Ma alcuni consiglieri comunali di opposizione hanno più volte chiesto al Comune di Firenze il rendiconto voce per voce, e si sono visti negare l’accesso agli atti. E così lo stesso 12 ottobre la Corte dei Conti apre un fascicolo d’indagine sulle spese e sugli scontrini di Renzi. Ovviamente “montenovonostro” augura che la Corte dei Conti, dopo gli opportuni e approfonditi controlli, possa concludere la vicenda nel migliore dei modi per il presidente Renzi, in modo che non ne riceva danno di immagine l'intero Paese dal fatto che la Corte dei Conti apra inchieste sugli scontrini di Renzi.

 

da montenovonostro

 

Per aggiungere un commento devi registrarti.

Ultimi commenti

  • Ostra Vetere: Circolano strane voci clamorose sul futuro del Comune

    montenovonostro 05.05.2013 12:48
    Cosa sta succedendo in paese? montenovonostro
     
  • Marche: Ma quanto incassa un burocrate in regione?

    scelpo 05.09.2012 15:55
    Per essere di sinistra guadagna più di trenta pensionati sociali messi insieme. Complimenti che ...
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    capra 02.09.2012 21:26
    Ma del Contidino, no?
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    ApiK 01.09.2012 21:30
    Di chi è la colpa se il bove è fuggito?
     
  • Marche: L’Assemblea legislativa aveva approvato misure di contenimento della spesa

    scelpo 31.08.2012 18:13
    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.